È in assoluto il primo evento nella storia del Cristianesimo in cui qualcuno riceve impresso sul suo corpo le stimmate, e vede protagonista San Francesco d’Assisi.
Il tutto accadde a La Verna, un luogo a cui il santo frate era particolarmente legato e dove si ritirava volentieri per ritagliarsi un tempo nel silenzio e nella preghiera.
Era il 17 settembre 1224, circa due anni prima della sua morte che avverrà la sera del 3 ottobre 1226, a Santa Maria degli Angeli in Assisi.
San Francesco 800 anni il dono delle sitmmate
San Francesco, due anni prima di morire, si ritirò a La Verna per quaranta giorni di digiuno, preghiera e silenzio in preparazione alla festa dell’Arcangelo Michele, che la Chiesa celebra il 29 settembre, e a cui lui era molto devoto.
Quel luogo gli era congeniale per ripercorrere e meditare la Passione del Signore e partecipare intimamente ad essa. Lì San Francesco innalzò un’intensa preghiera che riporto di seguito e che ci fa ben percepire tutto il suo amore per Cristo:
“O Signore mio Gesù Cristo, due grazie ti prego che tu mi faccia, innanzi che io muoia: la prima, che in vita mia io senta nell’anima e nel corpo mio, quanto è possibile, quel dolore che tu, dolce Gesù, sostenesti nell’ora della tua acerbissima passione, la seconda si è ch’ io senta nel cuore mio, quanto è possibile, quello eccessivo amoredel quale tu, Figliuolo di Dio, eri acceso a sostenere volentieri tanta passione per noi peccatori” (dai Fioretti).
La sua invocazione non rimane inascoltata e dopo una lunga notte di preghiera, ricevette misteriosamente sul proprio corpo i segni visibili della Passione del Signore: le mani, i piedi e il costato furono trafitti.
Il prodigio avvenne in maniera così mirabile ed evidente che i pastori e gli abitanti dei dintorni testimoniarono ai frati, di aver visto, per circa un’ora, il monte de La Verna avvolto di un fulgore talmente vivo e intenso, che pensavano si trattasse di un incendio.
San Francesco d’Assisi è in assoluto il primo nella storia della Chiesa a ricevere, per volontà di Dio, i segni della Passione che restarono impressi sul suo corpo fino alla fine della sua vita terrena.
L’umile frate che con tanto ardore desiderava farsi simile a Cristo, attraverso la sua radicale scelta di vita evangelica, ne diventa, anche fisicamente, il riflesso vivente, ovvero l’alter Christus.
Mai prima nella storia accade un fatto simile
800 anni fa, Il 17 Settembre 1224, il corpo di San Francesco fu segnato delle stesse piaghe del Crocifisso che era per lui l’unica vera ragione di vita. Nelle sue mani e nei suoi piedi si formarono come delle escrescenze a forma di chiodi.
Mai la storia aveva narrato un fatto simile che richiama fortemente le parole di San Paolo: “Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Difatti io porto le stigmate di Gesù nel mio corpo”. (Gal 2,20; 6,17)
Ringraziamo il Signore che ha donato alla Chiesa il Santo frate di Assisi, venerato e amato in tutto il mondo, e attraverso la sua figura ci ha mostrato la sua gloria.
