Ottocento anni fa, San Francesco si recò dal Sultano Malek al-Kamel. Per ricordare questo incontro, Gerusalemme apre le sue porte con il Convegno sugli gli “800 anni del pellegrinaggio di pace di San Francesco in Terra Santa (1219-2019)”.
Tutto il mondo si sta preparando alle celebrazioni del 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi. A Gerusalemme, in questi giorni, si stanno tenendo i lavori del Convegno dedicato agli 800 anni dell’incontro tra il Santo e il Sultano Malek al-Kamel, avvenuto 1219. L’iniziativa è organizzata dai frati della Custodia della Terra Santa. L’evento si concluderà con i seguenti appuntamenti: giovedì 3 ottobre, incontro con il Gran Muftì di Gerusalemme presso la Moschea di Al-Aqsa e venerdì 4 ottobre la celebrazione solenne del Cardinal Leonardo Sandri, presso la Chiesa di San Salvatore.
Quello dell’incontro tra San Francesco e il Sultano è da considerarsi uno dei più straordinari gesti di pace nella storia del dialogo tra Islam e Cristianesimo. San Francesco si recò in Terra Santa nel giugno del 1219. Egli salì su una barca con i suoi confratelli, raggiungendo il porto di San Giovanni d’Acri, a nord della Palestina. L’incontro con il Sultano avvenne, con ogni probabilità, nel porto di Damietta, a pochi km di distanza dal Cairo. San Francesco si recò in Terra Santa come pellegrino (nonostante in quel periodo fosse in atto la Quinta Crociata) e testimone della pace, superando i confini della guerra e la logica dei conflitti.
Qualche anno prima della partenza per la Terra Santa, avvenne per Francesco una trasformazione, legata al suo dialogo con Dio. Egli aveva il desiderio di recarsi in Puglia, per diventare cavaliere. Ma una notte, Dio gli disse: «Ritorna alla tua terra natale, perché per opera mia si adempirà spiritualmente la tua visione». Francesco ritornò profondamente cambiato e trasformato: egli «mutò le armi mondane in quelle spirituali, e in luogo della gloria militare ricevette un’investitura divina» (Vita Seconda, Tommaso da Celano). Francesco si trasformò in miles Christi, colui che ama il nemico, invece di ucciderlo.
E fu così che Francesco, a tredici anni dalla conversione, partì per incontrare il Sultano. Francesco sostenne di «esser stato inviato non da uomini, ma da Dio altissimo, per mostrare a lui e al suo popolo la via della salvezza e annunciare il Vangelo della verità». (Leggenda maggiore, San Bonaventura). Quello fu un incontro di pace e, come spiega il francescano Fra Patton (Custode di Terra Santa), il messaggio di Francesco è “andare incontro all’altro senza pregiudizi, con la pace nel cuore, sapendo di incontrare prima di tutto una persona al di là del suo credo”.
Giovedì 3 ottobre, il Cardinale Leonardo Sandri, parlerà del significato dell’incontro tra il Santo assisiate e il Sultano. Successivamente, nell’arco della stessa giornata, ci sarà un importante incontro, insieme al Gran Muftì di Gerusalemme, presso la Moschea di Al-Aqsa. L’iniziativa si concluderà venerdì 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, con la Messa solenne, celebrata dal Cardinal Sandri, nella Chiesa di San Salvatore (Gerusalemme).
Fabio Amicosante
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