La preghiera che San Francesco ha scritto per chiedere aiuto a Dio rispetto alla vita spirituale è un dono prezioso per ogni fedele. Attraverso questa preziosa orazione, Francesco ci insegna ad affidarci completamente a Dio contro le tenebre del cuore.

La maestosità e la grandezza di Dio sono espresse fin dall’inizio della preghiera scritta da San Francesco e lasciata a noi fedeli come prezioso dono proveniente dal cuore. Nelle parole che il Santo d’Assisi Dio è infatti presentato come “Altissimo e glorioso”, un titolo che rievoca a tutto tondo la perfezione divina. La richiesta che fa San Francesco è quella di illuminare le tenebre del cuore, proprio perché Francesco riconosce quale sia la limitatezza e l’oscurità della condizione umana. Nella sua orazione, Francesco chiede al Signore di purificare, quindi di risplendere all’interno del suo cuore , per poter vivere in completo accordo con la volontà di Dio. Attraverso questa preghiera, il poverello d’Assisi ci offre un vero e proprio “inno” alla ricerca della verità, quella verità che porta alla saggezza e alla purezza del cuore. Sono queste, infatti, qualità che San Francesco incarna profondamente nel suo spirito di cristianità vivo.
San Francesco: la preghiera di aiuto
La preghiera che ci ha consegnato San Francesco rappresenta una delle più profonde richieste di aiuto al Signore per incamminarci verso la retta via, quella della santità. Non a caso, infatti, all’interno dell’orazione, il Santo parla di “fede dricta”: “Altissimo glorioso Dio, illumina le tenebre de lo core mio. Et dame fede dricta, speranza certa e carità perfecta, senno e cognoscemento, Signore, che faccia lo tuo Santo e verace comandamento. Amen” (fonte: scritti di San Francesco). La richiesta di aiuto a Dio, dunque, è molto chiara e il concreto riferimento alla giusta via è esplicito. La preghiera, infatti, parla di fede dricta e speranza certa, nonché di carità perfecta. Questi sono proprio i pilastri che il Santo d’Assisi, insieme ai suoi seguaci, ha cercato per tutta la vita di seguire e praticare: una fede autentica, una speranza che non vacilla mai, una carità senza alcun limite.
Il comandamento di Dio
Vi è poi un altro aspetto relativo alla richiesta del Santo, con la quale l’orazione va a chiudersi: il comandamento di Dio. San Francesco conclude la sua preghiera con queste parole: Signore, che faccia lo tuo santo e verace comandamento. Ciò a cui si riferisce la preghiera è il comandamento di vivere secondo la volontà divina, dunque a spingersi verso quella verità che porta alla salvezza. Anche questo, pensandoci è ancora una volta un richiamo alla vita stessa del Santo, che ha fatto della povertà e della semplicità l’essenza della sua spiritualità e della sua cristianità.
Con questa preghiera, San Francesco ci insegna ad affidarci a Dio, chiedendo di vivere secondo la sua volontà. Solo così possiamo purificare cuore e mente. Così, infatti, Dio può donare ai nostri cuori la necessaria sapienza che ci permette di vivere in modo conforme alla sua volontà divina. Si tratta di un’orazione che riflette a tutto tondo l’umiltà del Santo, rispecchiata nella forte capacità di essere guidato da Dio.
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