Numerosi sono i miracoli realizzati grazie all’intercessione di San Francesco Saverio: tra questi ricordiamo la prodigiosa guarigione della Beata Maria Giuseppina di Gesù Crocifisso.
San Francesco Saverio (Spagna 1506-1552) ha rappresentato una vera e propria ricchezza per la Chiesa del suo tempo. La sua forte e carismatica personalità, nel corso della sua Santa vita, lo portò a diventare, a seguito del suo ritorno alla Casa del Padre, Patrono delle missioni. Ma andiamo con ordine. La vita del Santo fu caratterizzata principalmente da un sogno premonitore. Da giovane, com’è noto, l’allora Francesco de Jassu, era solito perseguire degli ideali di vita non proprio indirizzati alla fede cristiana. Non mancarono infatti episodi legati a vita mondana. Ma il sogno (e le parole di Sant’Ignazio di Loyola, a lui più volte ripetute) rappresentò un punto di svolta nella sua vita.
Il sogno, che qualche tempo dopo si verificò effettivamente premonitore, era il seguente. Il Santo, nelle lunghe notti, sognò più di una volta di portare sulle sue spalle un indiano molto pesante. Da lì, la volontà di partire per terre lontane (l’India, per l’appunto) a portare il messaggio di Cristo, per evangelizzare il mondo.
Come accennato, i miracoli legati all’intercessione di San Francesco Saverio non mancano e, tra tutti, il miracolo della guarigione della Beata Maria Giuseppina Catanea di Gesù Crocifisso ricopre un ruolo di estrema importanza. La Beata Maria Giuseppina morì nel 1948. Nei primi anni del Novecento (era il 1912 per l’esattezza), Maria Giuseppina fu colpita da forti attacchi d’angina. A tutto questo seguì una tubercolosi, con lesioni alle vertebre. Il quadro clinico era molto complicato. Il miracolo si lega, effettivamente, al momento in cui la Santa entrò in contatto con il braccio del Santo, che a circa dieci anni di distanza era stato portato a Napoli. L’oggi Beata Maria Giuseppina Catanea di Gesù Crocifisso toccò il braccio del Santo e, all’età di 28 guarì miracolosamente. Era il 26 giugno del 1922: la sua intercessione l’aveva guarita.
O amatissimo San Francesco Saverio, con te adoro Dio nostro Signore, ringraziandolo per i grandi doni di grazia che ti ha concesso durante la tua vita, e per la gloria di cui ti ha coronato in Cielo. Ti supplico con tutto il cuore di intercedere per me presso il Signore, perché mi dia anzitutto la grazia di vivere e morire santamente, e mi conceda la grazia particolare (indicare la grazia) di cui ho bisogno in questo momento, sempre che sia secondo la Sua volontà e la Sua maggior gloria. Amen.
Fabio Amicosante
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