San Gaspare Luigi Bertoni fu un esempio brillante di radicale vita evangelica, come spiegò Paolo VI. L’urgenza che vedeva nei giovani fu profetica.
Gaspare nacque a Verona e nel 1777 e la sua risposta alla chiamata del sacerdozio arrivò ben giovane, a soli 18 anni. Sono però anni turbolenti, e non appena inizia il suo corso di teologia la sua città subisce l’invasione straniera. Tra tutti Gaspare si distinse per la cairtà in particolare verso malati e feriti, senza condizioni e fino all’ultimo. Fu il momento in cui entrò a fare parte dell’Evangelica Fratellanza degli Spedalieri.
La sua ordinazione a sacerdote avvenne il 20 settembre 1800, e fin da subito gli viene affidata la cura spirituale della gioventù, prima che nel maggio 1808 venne chiamato a dirigere spiritualmente la nascente Congregazione delle Figlie della Carità, fondate da santa Maddalena di Canossa. In seguito guidò anche la serva di Dio Leopoldina Naudet, fondatrice delle Sorelle della Sacra Famiglia.
Nel 1816 diede infine inizio, con alcuni compagni formati nei suoi Oratori, all’istituto religioso dei “Missionari apostolici in aiuto dei vescovi”, detto poi delle “Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo”, in cui membri sono detti appunto Stimmatini. La presenza degli Stimmatini ha avuto poi grande importanza e risalto in momenti difficili, specie nell’Ottocento, accanto ai missionari africani di Comboni.
Di fatto, però, durante la sua vita vide continuamente tutto cambiare di fronte a sé. Prima Verona passa, mentre Gaspare era giovane studente, dal dominio veneziano a quello francese e poi a quello austriaco. Il suo direttore spirituale, negli anni dello studio, fu padre Luigi Fortis, gesuita della diaspora dopo la soppressione forzosa della Compagnia di Gesù, futuro ventesimo Generale.
La destinazione di Gaspare, decisa dalla sua famiglia già all’epoca della gioventù, sarebbe stata quella della carriera notarile, ma la fede e il desiderio di entrare in seminario prevalsero. Nel frattempo però Verona verrà coinvolta nella spartizione tra Francia e Austria e dopo 4 anni passerà al Regno italico di Napoleone, prima di ricadere di nuovo sotto l’Austria. Di fronte a tutti questi sconvolgimenti continui Gaspare Bertoni è sempre a Verona e sempre nella stessa parrocchia, in un luogo dove però c’è grande dinamismo.
Gaspare è però anche un eccezionale formatore di sacerdoti, un ottimo padre spirituale in seminario tanto quanto un maestro dentro la sua stessa casa. Le sue armi sono la cultura, la parola e soprattutto la testimonianza, il suo esempio di santità vissuta. Evidenziata dai continui insegnamenti ed esortazioni nonostante la sua dura malattia che lo tiene a letto per vent’anni, tra durissime sofferenze e continui interventi.
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“Si prodiga per i concittadini curando le piaghe lasciate dalla guerra; e avendo avvertito l’urgenza di curare la gioventù, che vedeva in balia di sé stessa, priva di formazione, egli, nella povertà e umiltà più assoluta, raccoglie ragazzi e giovani nel suo primo oratorio, che sorge col nome di Coorte mariana”, disse di lui Papa Paolo VI. Dall’oratorio infatti il futuro santo passò alla scuola gratuita, un nuovo strumento formativo la cui forza venne intuita dal regime napoleonico che in risposta decise di sopprimerlo. Ma sarà il regime napoleonico ad essere sconfitto dalla storia. Di contro, gli oratori si moltiplicheranno ovunque.
Giovanni Bernardi
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