Giovanni era insieme al fratello maggiore Giacomo, quando Gesù, passando chiamò a se, appunto, i due figli di Zebedeo e Salome.
“Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedeo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò. Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono” (Mt 4,21-22).
Accadde lungo il lago di Tiberiade. Giovanni, che precedentemente era stato al seguito di Giovanni in Battista, divenne così un discepolo del Cristo.
Divenne, in realtà, uno dei discepoli più assidui e più vicini a Gesù, tanto da aver fatto supporre agli studiosi postumi che fosse proprio lui “il discepolo che egli amava” e di cui si parla in più parti, nei Vangeli. Del resto, lo ritroviamo accanto al Cristo, spesso insieme a Pietro e al fratello Giacomo, in molte circostanze emblematiche. Era con Gesù quando resuscitò la figlia di Giaro: “Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: “Tua figlia è morta.
Perché disturbi ancora il Maestro?”. Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: “Non temere, continua solo ad aver fede!”. E non permise a nessuno di seguirlo fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni” (Mc 5, 35-37). Era con Gesù durante la trasfigurazione: “Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce” (Mt 17,1-3).
Ed era con il Cristo sofferente nell’Orto degli Ulivi e sotto la croce. Li accade una cosa importantissima: Gesù affidò Maria alle cure del suo discepolo prediletto e, a Maria, per mezzo di Giovanni, ogni suo figlio, ossia l’umanità intera! “Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco la tua madre!”. E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa” (Gv 19. 26-27).
A San Giovanni, apostolo ed evangelista, è attribuito il quarto Vangelo, tre Lettere e il Libro dell’Apocalisse. Pare che Giovanni sia stato l’Apostolo più giovane e anche il più longevo, probabilmente il solo a non essere morto martirizzato. Si celebra il 27 Dicembre.
Per quell’angelica purità, che formò sempre il vostro carattere e vi meritò i privilegi più singolari e l’esser cioè il discepolo prediletto di Gesù Cristo, di riposare sul suo petto, di contemplare la sua gloria, di assistere da vicino ai prodigi più stupendi, e finalmente di essere dalla bocca stessa del Redentore dichiarato figlio e custode della divina sua Madre, otteneteci, vi preghiamo, o glorioso San Giovanni, la grazia di custodir sempre gelosamente la castità, conveniente al nostro stato e d’evitare tutto quello che la potrebbe offendere menomamente, per meritarci le grazie più distinte e specialmente la protezione della Beata Vergine Maria, che è la caparra più sicura della perseveranza nel bene e della beatitudine eterna. Amen. Gloria.
Antonella Sanicanti
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