San Gregorio di Auxerre, di cui oggi festeggiamo la memoria liturgica, visse nel VI secolo. Resse la sede vescovile di Auxerre per undici anni.
Come spesso accade per le figure e le personalità del primo Medioevo, non conosciamo molte fonti che ci parlano di San Gregorio. Le poche notizie di cui veniamo a conoscenza le leggiamo dalla cronotassi dei Vescovi, che come riportato anche dalle enciclopedie ecclesiastiche, lo menziona dopo San Teodosio e prima di Sant’Optato. Quella appena citata non è però l’unica fonte che ci racconta le vicende del Santo.
Altra importante fonte che ci parla del Santo Vescovo è rappresentata dalle carte del Concilio di Orléans, al quale evidentemente San Gregorio prese parte. Proprio queste carte ci fanno sapere che il Vescovo ebbe una carica in realtà molto breve. Da quanto si apprende, San Gregorio fu eletto intorno al 530.
Ancora una fonte ci parla di lui. San Gregorio è menzionato infatti anche nel primo catalogo dei Vescovi, opera composta nell’anno 875. L’opera porta la firma dei canonici Rainogala e Agaldo. Quest’ultima fonte sembra essere molto attendibile, tanto che gli storici successivi l’hanno sempre presa in considerazione per redigere le biografie delle grandi personalità del tempo. Proprio il testo antico dell’opera, denominato “Gesta episcopurum Autissiodorensium” viene riportato che il Santo Vescovo ricoprì la carica per dodici anni e mezzo, prima di ritornare alla Casa del Padre, all’età di ottantaquattro anni.
San Gregorio di Auxerre morì il 19 dicembre, di un anno imprecisato del VI secolo. Le fonti sono concordi nell’affermare che il suo corpo fu sepolto nella cripta di San Germano. Attualmente, il suo epitaffio di sette righe, composto nel corso del XII secolo, è quasi totalmente cancellato. La sua storia, però, non si ferma al VI secolo. Sappiamo, infatti, che i resti del Santo Vescovo furono riesumati nel XVII secolo, precisamente nel 1653. Fu il Vescovo Domenico Séguier a riesumarlo. Il Martirologio Romano, lo ricorda nel suo dies natalis, il 19 dicembre, attraverso queste parole: “Ad Auxerre nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Gregorio, Vescovo”. Anche il Martirologio Geronimiano registra il suo nome nella stessa data.
Fabio Amicosante
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