Oggi si celebra la nascita al cielo di San Lorenzo, Martire per fede. In migliaia, si riuniranno per osservare il miracolo della liquefazione del suo sangue.
Ogni 10 agosto, nella Collegiata di Santa Maria ad Amaseno, si verifica la miracolosa liquefazione del sangue di San Lorenzo.
San Lorenzo viene considerato il patrono di Roma dopo Pietro e Paolo, nonché il compatrono di Perugia. Vissuto nel III secolo dC, il Santo ha dedicato la sua vita alla diffusione del Vangelo ed alla messa in pratica del suo messaggio. La suo percorso in terra è stato legato a doppio filo a quella di Papa Sisto II, del quale fu prima allievo e successivamente primo diacono. Dopo la condanna a morte dell’amico Pontefice, San Lorenzo continuò a farne le veci e presto venne condannato a morte.
A spingere l’allora imperatore Valeriano ad una simile punizione fu un suo atto di carità. Il Santo donò un’ingente cifra a 1.500 poveri che vivevano a Roma. Informato dell’atto di carità, l’Imperatore lo ammonì dicendogli che si trattava di un gesto offensivo verso l’impero e la sua religione. Dunque gli disse che non sarebbe stato punito se avesse ripreso il denaro e lo avesse devoluto alle casse dell’Impero. San Lorenzo portò all’imperatore le persone a cui aveva donato il denaro e disse che quello era il loro tesoro. Quell’azione provocatoria venne punita con una morte sulla graticola. Il suo coraggio nell’affrontare la morte convinse del’esistenza di Dio molti Romani.
San Lorenzo è morto il 10 agosto ed in quella data viene celebrato da tutti i cristiani. In questo giorno si verifica un fatto prodigioso nella Collegiata di Santa Maria ad Amaseno. Qui, infatti, è conservata una reliquia molto importante: il sangue di San Lorenzo che ogni anniversario diventa inspiegabilmente liquido (come il sangue di San Gennaro a Napoli). La reliquia consiste in un insieme di sangue coagulato, pelle, scaglie di carbone e terriccio.
Il miracoloso fenomeno si verifica da oltre un millennio e persino la Chiesa cattolica lo ha riconosciuto come un evento soprannaturale. Si crede che nel giorno della morte il sangue diventi liquido, separandosi dal grasso e dagli altri elementi della reliquia, per ricordare il sacrificio ed il martirio di San Lorenzo. La liquefazione si può verificare anche al di fuori della data canonica, in quel caso si ritiene che si tratti di un messaggio di pericolo.
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Luca Scapatello
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