Luca (I secolo, Turchia) ha scritto uno dei Vangeli (il più lungo ed erudito nel linguaggio) e anche gli Atti degli Apostoli. Patrono degli artisti (in particolare dei pittori) e dei medici, era amico di San Paolo che lo definiva “il caro medico”.
In realtà, era un vero e proprio medico, nato e cresciuto in una famiglia pagana (unico evangelista a non essere stato ebreo).
Luca non ha mai incontrato Gesù e ne sentì parlare nel 37, dagli stessi Apostoli e da Maria. Da loro avrebbe attinto molte informazioni riportate nel suo Vangelo.
Quando conobbe San Paolo, che era ad Antiochia per convertire gli ebrei e i pagani, anche lui era tra i discepoli degli Apostoli.
Era un uomo molto istruito e il suo Vangelo fu scritto tra il 70 e l’80.
Il 18 Ottobre ricordiamo il giorno della sua morte. Le sue spoglie, attualmente, sono a Padova, nella Basilica di Santa Giustina.
Alcune sue reliquie, però, sono in altre parti del mondo; una di queste (una parte della testa) è conservata nel Museo Storico Artistico “Tesoro”, nella basilica di San Pietro in Vaticano.
C’è un culto molto particolare che lega la Madonna a San Luca e ne spiega il patronato per i pittori. Si racconta che un pellegrino avesse portato da Costantinopoli, un dipinto, attribuito all’evangelista e raffigurante Maria.
Gli era stato affidato da alcuni sacerdoti della Basilica di Santa Sofia, corredato da istruzioni precise, che chiedevano di portarlo in Italia, al monte della Guardia, nei pressi di Bologna.
Il pellegrino fece quanto richiesto e fu accolto con gioia e devozione dai bolognesi e dalle autorità del posto. Il dipinto della Madonna venne condotto sul monte della Guardia, dove è tutt’ora, nel Santuario della Madonna di San Luca.
Glorioso S. Luca che, per estendere a tutto il mondo sino alla fine dei secoli, a scienza divina della salute, registraste in apposito libro non solo gli insegnamenti e le gesta del nostro Signore Gesù Cristo, ma ancora i fatti più meravigliosi dei suoi Apostoli per la fondazione della Chiesa, ottenete a noi tutti la grazia di conformar sempre la nostra vita a quei santissimi documenti che per impulso particolare dello Spirito Santo, e sotto la sua dettatura, avete dato a tutti ì popoli nei vostri libri divini.
Glorioso S. Luca, che per la verginità di cui faceste costantemente professione, meritaste d’avere una speciale famigliarità colla regina delle vergini, Maria Santissima, che vi erudì personalmente, non solo in ciò che riguarda la sua divina elezione in Vera Madre di Dio, ma ancora in tutti i misteri dell’incarnazione del Verbo, dei suoi primi passi nel mondo, e della privata sua vita, ottenete a noi tutti la grazia di amar anche noi costantemente la bella virtù della purità, per meritarci noi pure quei favori che agli imitatori fedeli delle sue virtù dispensa sempre generosissima la comune Avvocata e Madre nostra, Maria. Amen.
Gloria.
Antonella Sanicanti
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