Missionario e predicatore, San Luigi Maria Grignion fondò la Compagnia di Maria e le Figlie della Sapienza. Le sue missioni erano caratterizzate da manifestazioni pubbliche di culto, come l’innalzamento della croce della missione in loco.
Luigi Maria nacque il 31 gennaio 1673 a Monfort-la-Cane, in Bretagna. Compì gli studi filosofici nel collegio San Tommaso Becket, a Rennes. Si trasferì a Parigi nel 1692, dove studiò alla Sorbona. Luigi Maria ricevette l’ordinazione sacerdotale nel 1700, all’età di ventisette anni. Arrivò a Roma come pellegrino, nel 1706. Per l’occasione fu ricevuto da Clemente XI, che gli conferì il titolo di missionario apostolico.
Nel 1708 il giovane San Luigi fondò a Nantes la Compagnia della Croce, tanta era per lui l’importanza dell’emblematico simbolo. Dopo sei anni invierà ai fratelli della Congregazione una lettera recante il suo pensiero sul significato della Croce nella vita cristiana. Per il Santo la Croce è fonte di ispirazione cristiana, incarnata e crocifissa, che insegna all’uomo a privilegiare la fede alla ragione. L’importanza della croce nella vita di San Luigi era visibile sin dall’opera missionaria di Pontchâteau. Lì San Luigi espresse il desiderio di costruire un grande Calvario, un luogo di pellegrinaggio che riproduceva la collina dove Cristo patì sulla croce.
Luigi dedicò gran parte della sua vita all’opera missionaria. Iniziò le sue missioni a Poitiers, dove non riuscì a incontrare subito il vescovo. Lì Luigi Maria divenne cappellano dell’ospedale. Fondò nell’ospedale La Sapienza, un’aula dove riuniva i ricoverati e formava comunità di preghiera. A Poitiers Luigi conobbe Marie-Louise Trichet. La giovane Marie scelse il santo Luigi come confessore e guida spirituale. Aveva il desiderio di diventare suora, malgrado la disapprovazione della famiglia. Luigi Maria, con l’aiuto del vescovo, riuscì a darle un posto da governante all’ospedale e la fece entrare nella comunità della Sapienza. Marie-Louise divenne la prima Figlia della Sapienza.
San Luigi Maria fu un grande devoto di Maria. Alla Vergine Madre il Santo dedicò alcuni suoi scritti, tra cui ricordiamo il Trattato della vera devozione alla Santa Vergine e il Segreto ammirabile del Santo Rosario.
Luigi ci ricorda che il raggiungimento di Cristo avviene per mezzo di Maria: « Ci si consacra nello stesso tempo alla Vergine Santa e a Gesù Cristo: a Maria, come al mezzo perfetto che Gesù Cristo ha scelto per unirsi a noi e unirci a lui »
Con Il Trattato della vera devozione a Maria (diffuso dopo oltre un secolo dalla morte del Santo), Luigi Maria Grignion insegna ai fedeli a consacrarsi a Gesù attraverso la Madonna. Nel terzo capitolo del testo la devozione a Maria è definita devozione interiore, tenera, costante, disinteressata, nonché Santa: «La vera devozione a Maria è santa, cioè conduce l’anima ad evitare il peccato e ad imitare le virtù della Vergine, in modo particolare le dieci virtù principali della santissima Vergine: umiltà profonda, fede viva, obbedienza cieca, orazione continua, mortificazione universale, purezza divina, carità ardente, pazienza eroica, dolcezza angelica e sapienza divina».
San Luigi Maria morì la sera del 28 aprile 1716. Fu sepolto nella basilica a Saint-Laurent-sur-Sèvre, a lui nominata. Il Trattato della vera devozione alla Santa Vergine fu uno degli scritti che si andarono a riprendere per l’iniziazione della causa di beatificazione. Papa Gregorio XVI lo proclamò venerabile nel 1838. Papa Leone XIII lo beatificò, apprezzandone la dottrina spirituale. Fu papa Pio XII a proclamarlo Santo il 20 luglio del 1947. Tra i più riconoscenti della sua dottrina spirituale vi è sicuramente San Giovanni Paolo II, che scese come motto del suo pontificato le parole Totus tuus. L’espressione deriva da San Luigi Maria. È l’abbreviazione della forma completa dell’ affidamento alla Madre di Dio: «Totus Tuus ego sum et omnia mea Tua sunt. Accipio Te in mea omnia. Praebe mihi cor Tuum, Maria».
Fabio Amicosante
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