Molti Santi hanno diffuso la pratica del Santo Rosario e ne hanno parlato come di una devozione speciale, per salvare l’anima e la nostra vita dal male e dalle tentazioni.
Ne “Il Segreto Meraviglioso del Santo Rosario”, San Luigi Maria Grignion de Montfort ci spinge a capirne il significato e l’importanza, al fine di superare la visione che potremmo averne, di una preghiera ripetitiva e poco spontanea. Il Santo diceva: “Il Rosario contiene due elementi: l’orazione mentale e l’orazione vocale. Quella mentale consiste nella meditazione dei principali misteri della vita, della morte e della gloria di Gesù Cristo e della sua Santissima Madre.
Quella vocale consiste nel dire quindici decine di “Ave Maria”, ognuna preceduta da un “Padre nostro”, meditando e contemplando le quindici principali virtù praticate da Gesù e da Maria, nei quindici misteri del santo Rosario”.
E se pensiamo alla Corona del Santo Rosario, come ad una collana di rose da donare a Maria, i Misteri Gaudiosi sono rappresentati dalle foglie, quelli Dolorosi dalle spine, quelli Gloriosi dal fiore. L’ “Ave Maria” simboleggia il donare alla Mamma celeste una rosa bianca, il “Padre nostro” una rosa rossa.
San Luigi Maria Grignion de Montfort scriveva ancora, nel suo libro: “Facciamo a gara per coronarci con queste rose del Paradiso, recitando ogni giorno un Rosario, cioè tre Corone di cinque decine ciascuna. 1) per onorare le tre corone di Gesù e di Maria: la corona di grazia di Gesù nell’incarnazione, la sua corona di spine nella Passione, la sua corona di gloria in cielo, e la triplice corona che Maria ha ricevuto in cielo dalla SS. Trinità. 2) per ricevere da Gesù e da Maria tre corone: la corona di meriti in questa vita, la corona di pace in morte, la corona di gloria in Paradiso.
Se sarete fedeli a recitarlo devotamente fino alla morte, nonostante l’enormità delle vostre colpe, credetemi: riceverete la corona di gloria che non appassisce (1 Pt 5,4). Anche se vi trovate sull’orlo dell’abisso o con un piede nell’Inferno, se avete perfino venduto l’anima al diavolo come uno stregone o siete un eretico, indurito e ostinato, come un demonio, presto o tardi vi convertirete e vi salverete purché – lo ripeto e notate bene i termini del mio consiglio – diciate devotamente, ogni giorno, fino alla morte il Santo Rosario, per conoscere la verità ed ottenere la contrizione ed il perdono dei vostri peccati”.
San Luigi ci suggeriva di contattare la “Confraternita del Rosario”, un gruppo di persone che sostengono i fedeli con la loro preghiera. Anche oggi, questo può essere un modo per unirsi ad altre preghiere ed ottenere una miriade di benefici. Ricordiamo che Giovanni Paolo II, in occasione dell’anno 2002/2003 del Rosario, volle introdurre i Misteri della Luce che contemplano la vita pubblica di Gesù.
Antonella Sanicanti
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