San Massimiliano Kolbe: “Mi affido e mi consacro a Maria” – La preghiera

L’Immacolata è stata colei che ha guidato ed ispirato la vita di San Massimiliano Kolbe, tanto da volersi consacrare direttamente a Lei.

San Massimiliano Kolbe
San Massimiliano Kolbe e la sua devozione a Maria

Una vita per Maria, solo per Lei. Questo è stato San Massimiliano Kolbe, sino all’ultimo atto di carità nel campo di concentramento.

San Massimiliano Kolbe e il suo amore per la Vergine Maria

Una vita donata a Maria, un atto di affidamento a Lei, la Vergine Immacolata. La “bella Mamma del Cielo”, come amava chiamarla, tanto da decidere di consacrarsi totalmente a lei. Questo era San Massimiliano Kolbe.

Tutto per l’Immacolata e con l’Immacolata”, ripeteva il santo frate, quasi come a non voler mai dimenticare che Maria era la sua stella e la sua ancora di salvezza, sino alla morte nel campo di concentramento di Auschwitz il 14 agosto 1941.

Portare l’amore per Maria al mondo intero

Innamorato della Madonna tanto da volerla portare, non solo nel suo mondo, ma al mondo intero, attraverso ogni mezzo, anche giornali e riviste. Una sorta di vero e proprio testamento spirituale per e con Maria: questo è ciò che ci ha lasciato il santo frate, oltre alla sua testimonianza di vita e di fede. Una testimonianza così sentita che lo ha portato a donare la sua vita per gli altri, per un padre di famiglia.

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San Massimiliano Kolbe

L’atto di consacrazione di San Massimiliano Kolbe a Maria Immacolata

L’atto di consacrazione a Maria: questa è stata la preghiera di San Massimiliano Kolbe, insieme al Santo Rosario, fino alla morte. Una preghiera speciale, nella quale invita a consegnare la propria volontà ed il proprio futuro nelle mani della Vergine, che è madre di bontà e di misericordia. Tale devozione fa parte della spiritualità della Milizia dell’Immacolata, un’associazione di fedeli impegnati nella propagazione dell’amore a Maria.

La preghiera

Preghiamo anche noi, in prossimità proprio della Festa Liturgica dell’Immacolata Concezione, la Vergine Maria, con la stessa fede e devozione con cui la pregava San Massimiliano:

O Immacolata, Regina del Cielo e della Terra, rifugio dei peccatori e Madre nostra amorosissima, cui Dio volle affidare l’intera economia della Misericordia, io [dire il proprio nome], indegno peccatore, mi prostro ai Tuoi piedi supplicandoTi umilmente di volermi accettare tutto e completamente come cosa e proprietà Tua, e di fare ciò che Ti piace di me e di tutte le facoltà della mia anima e del mio corpo, di tutta la mia vita, morte ed eternità.

Disponi pure, se vuoi, di tutto me stesso, senza alcuna riserva, per compiere ciò che è stato detto di Te: «Ella Ti schiaccerà il Capo» (Gn 3,15), come pure: «Tu sola hai distrutto tutte le eresie nel mondo intero» (Lit.), affinché nelle Tue mani immacolate e misericordiosissime io divenga uno strumento utile per innestare e incrementare il più fortemente possibile la Tua gloria in tante anime smarrite e indifferenti e per estendere in tal modo, quanto più è possibile, il benedetto Regno del SS. Cuore di Gesù.

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Madonna Immacolata

Dove Tu entri, infatti ottieni la grazia della conversione e santificazione, poiché ogni grazia scorre, attraverso le Tue mani, dal Cuore dolcissimo di Gesù fino a noi.

V.– Concedimi di lodarTi, o Vergine Santissima.

R.– Dammi forza contro i Tuoi nemici. (SK 1331)

Fonte: acistampa.com

ROSALIA GIGLIANO

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