San Michele Arcangelo è il capo delle milizie celesti, ossia di tutta la schiera degli Angeli che difendono gli uomini dalle insidie del demonio.
La devozione agli Angeli è fondamentale, per chiedere il loro sostegno, la loro vicinanza, nelle prove di ogni giorno. Queste creature sono state create da Dio appositamente per porsi accanto agli uomini nei momenti difficili della loro vita terrena e, mentre sono costantemente al cospetto dell’Altissimo, sorvegliano quanti li invocano.
Il martedì è il giorno della settimana, secondo il calendario del Chiesa Romana, dedicato alla devozione degli Angeli e dei Santi. Oggi, scegliamo di invocare l’aiuto prezioso di San Michele Arcangelo, contro il male.
Noi ti salutiamo, o altissimo Principe del cielo, capo di tutti i Principi delle angeliche gerarchie, amore degli angeli giusti e terrore degli angeli ribelli, nostro dilettissimo Arcangelo San Michele.
La tua bellezza rapisce l’animo nostro, quando ti contempliamo per quell’Angelo purissimo e forte, scendente dal cielo con l’iride sul capo, con la faccia splendente qual sole, e quali colonne di fuoco i tuoi piedi.
Noi con te ci rallegriamo, perché di tanta bellezza e magnificenza ti decorò il Signore allora che, difensore invitto della sua gloria, impugnasti la spada contro il superbo Lucifero.
E soprattutto, noi ti veneriamo, perché, al glorioso titolo di Patrono della Cattolica Chiesa, aggiungi quello di nostro principale protettore.
La nostra terra ti riconobbe potentissimo presso il trono di Dio; alle tue mani affidò sicura le sue sorti e sempre ne riportò frutti abbondanti di salute e di pace.
Scendi, ancor oggi in nostra difesa, o amabilissimo protettore e rinfranca i nostri cuori, avviliti ed oppressi da tante sciagure.
Confermaci nella fede, come già confermasti agli Angeli Santi. Guidaci a Dio, come a Lui guidasti le vittoriose tue schiere. Fa che il tuo grido di guerra “Chi è come Dio?” sia anche il nostro, nelle battaglie che noi avremo da combattere contro gli implacabili nostri nemici, il mondo, il demonio, la carne.
Stendi, amoroso, le ali della tua protezione su noi e le nostre famiglie; su questa parrocchia e su tutto il paese.
Difendici in vita. Consolaci, in special modo, negli affanni della nostra agonia, perché a nulla gioverebbero le tue grazie, se, in quel estremo, prevalesse su di noi l’infernale dragone.
Non guardare, o amabilissimo protettore, alla nostra indegnità: mira solo alla fede che in te riponiamo, ascolta il grido, che ad una voce, ti leviamo: “San Michele Arcangelo, difendici nel pericolo e non lasciarci morire nel tremendo giudizio!”. Amen.
Antonella Sanicanti
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