Eccoci nuovamente a raccontarvi un’altra apparizione del grandissimo San Michele arcangelo e come sempre troverete alla finestra una preghiera al grande difensore di DIo e difensore nostro per comando e amor era di Dio.
Nell’anno 590, essendo Sommo Pontefice S. Gregorio Magno, la peste devastava la città di Roma, e una gran moltitudine di persone ogni giorno cadeva vittima del morbo. S. Gregorio cercò con pubbliche preghiere di ottenere misericordia da Dio, ed un giorno, mentre stava portando processionalmente l’immagine della SS. Vergine verso la Basilica di S. Pietro, comparve S. Michele sulla Mole Adriana, avendo in mano una terribile spada in atteggiamento di rimetterla nel fodero. Era come un segno che cessava quella fiera pestilenza, che tanto aveva desolato Roma. Egli allora intonò un canto mentre facevano eco un gruppo di Angeli intorno alla S. Immagine portata dal Pontefice, rallegrandosi con la S. Vergine per la Risurrezione del suo Divin Figlio: «Regina coeli laetare alleluia, quia quem meruisti portare alleluia, Resurrexit, sicut dixit alleluia» alla quali parole S. Gregorio soggiunse: «Ora pro nobis Deum, alleluia». Fu così che, per intercessione di S. Michele e della SS. Vergine, Roma venne liberata da così tremendo flagello, ed in memoria di tale apparizione vi fu edificata una magnifica Chiesa, ed il luogo venne denominato Castel Sant’Angelo.
PREGHIERA
O Arcangelo S. Michele, l’abbondanza della Divina grazia di cui Ti vedo arricchito dalla onnipotente mano di Dio, mi rallegra immensamente, ma nello stesso tempo mi confonde, perchè non ho saputo conservare in me la grazia santificante. Mi dolgo sinceramente di essere stato riammesso tante volte da Dio nella sua amicizia e di aver fatto, ciò nonostante, sempre ritorno al peccato. Confidando però nella tua potente intercessione, a te ricorro supplichevole: degnati impetrarmi da Dio la grazia d’un sincero pentimento e della perseveranza finale. Potentissimo Principe, prega per me, chiedi per me il perdono delle colpe. Amen.