La preghiera che Papa Leone XIII scrisse, in seguito ad una visione terrificante del mondo attaccato dal demonio, è stata ripristinata da Papa Francesco che, per lo scorso mese di Ottobre, dedicato al Santo Rosaio, ha voluto che si recitasse alla fine di ogni Santa Messa.
Questa era proprio l’intenzione originaria con cui Papa Leone XIII l’aveva scritta, intenzione che purtroppo si è persa col passare degli anni.
Ricordiamo che anche Papa Giovanni Paolo II, in merito a quella preghiera che ci aiuta a invocare San Michele Arcangelo nella dura battaglia contro il nemico, disse:
“Anche se oggi questa preghiera non viene più recitata al termine della celebrazione eucaristica, invito tutti a non dimenticarla, ma a recitarla per ottenere di essere aiutati nella battaglia contro le forze delle tenebre e contro lo spirito di questo mondo”.
La preghiera di Papa Leone XIII fa parte, in effetti, di un esorcismo da lui scritto e da cui è stata estratta:
“Gloriosissimo Principe degli eserciti celesti, San Michele Arcangelo, difendici nel combattimento e nella lotta che conduciamo “contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti (Ef 6, 12)”. Vieni ad aiutare gli uomini che Dio ha creato incorruttibili, fatti a Sua immagine e somiglianza, (Sp 2,23) e ricomprati a prezzo così caro della tirannia del diavolo (1 Cor 6, 20). Combatti oggi, con l’armata degli angeli beati, le battaglie del Signore come hai combattuto una volta il capo dell’orgoglio, Lucifero, e i suoi angeli ribelli; [affinché essi] “non prevalsero e non ci fosse più posto per loro in Cielo”.
Fu precipitato questo “grande drago, l’antico serpente, colui che chiamiamo il diavolo e Satana, colui che sconvolge il mondo intero: fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli” (Ap 12, 8-9).
Questo antico nemico e omicida (Gv 8, 44) si è ribellato veementemente “Mascherato da angelo di luce” (2 Co 11,14), con tutta l’orda degli spiriti maligni, percorre e invade la terra in profondità per cancellare da essa il Nome di Dio e del suo Cristo, per rubare, per uccidere e per perdere con la morte eterna le anime destinate alla corona di gloria eterna. Il veleno della sua malizia, come un fiume ripugnante, il drago malefico lo fa scorrere negli uomini dallo spirito depravato e dal cuore corrotto; spirito di menzogna, spirito d’empietà e di bestemmia; soffio mortale della lussuria, di tutti vizi e iniquità. Nemici molto furbi hanno messo le loro mani empie su tutto quello che la Chiesa, sposa dell’Agnello immolato, ha di più prezioso e l’hanno saturata di amarezza.
Là dove si stabilirono la Sede del beato Pietro e il Pulpito della Verità per la luce delle nazioni, là hanno posto il trono dell’abominio, della loro empietà; così che colpendo il pastore, possano disperdere il gregge. Sii dunque presente San Michele Arcangelo, capo invincibile presso il popolo di Dio, contro gli assalti delle forze spirituali del male e dà loro la vittoria! Sei tu che la Santa Chiesa venera come suo custode e padrone. Tu che la Chiesa si glorifica di avere come difensore contro le potenze criminali della terra e dell’inferno. Sei tu colui a cui il Signore ha affidato le anime dei redenti per introdurli nella felicità celeste. Scongiura il Dio della pace di schiacciare Satana affinché esso non possa più incatenare gli uomini né nuocere alla Chiesa. Presenta le nostre preghiere all’Altissimo affinché si manifesti prestissimo per noi la misericordia del Signore (Ps 78,8 – quid?).
Afferra il drago, l’antico serpente, cioè il diavolo e Satana, e caccialo incatenato ai piedi di Gesù crocifisso perché non possa mai più sedurre le nazioni (Ap 20,3). Perciò, con la tua mano forte e la tua protezione, appoggiati sulla grazia del nostro battesimo (il prete aggiungerà “e appoggiati sull’autorità sacra del nostro ministero”) […], intraprendiamo con fiducia e sicurezza, nel Nome di Gesù Cristo, nostro Dio e Signore, di respingere gli attacchi e le furberie del demonio”.
Che la Tua misericordia, Signore, si eserciti su di noi.
R: Nella misura della nostra speranza in Te.
Signore, esaudisci la mia preghiera.
R: E che il mio grido giunga fino a Te.
Preghiamo:
Dio e Padre del Nostro Signore Gesù Cristo, invochiamo il Tuo Santo Nome e
supplichiamo la Tua bontà: che, per l’intercessione di Maria Immacolata, Madre di
Dio e Sempre Vergine, di San Giuseppe, sposo della stessa Santa Vergine, di San
Michele Arcangelo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e di tutti i santi, Tu degni di
concederci il Tuo soccorso contro Satana e contro tutti gli altri spiriti impuri che si
aggirano nel mondo per nuocere al genere umano e per perdere le anime.
Per lo stesso Gesù Cristo Nostro Signore, Amen”.
Anche di questo esorcismo ci sono diverse versioni, come della preghiera corrispondente.
Antonella Sanicanti
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