San Nicola è conosciuto per le sue doti di oratore e taumaturgo, ma come mai Papa Leone XIII lo ha scelto come patrono delle anime del Purgatorio?
La scelta del Pontefice è collegata ad un episodio della vita del Santo, in cui ha aiutato diverse anime a giungere in Paradiso.
La leggenda sulla sua vita vuole che San Nicola da Tolentino fosse figlio di due agricoltori che lo ebbero per grazia di San Nicola di Mira. I due braccianti chiesero al Santo di avere un figlio che fosse pronto a servire Dio e di ritorno dal pellegrinaggio la donna rimase incinta. Sin da bambino Nicola ha dimostrato di avere un animo gentile e caritatevole. Invece di giocare, imitava gli eremiti e pregava nelle grotte. Da adolescente avvertì la chiamata dopo aver sentito un agostiniano che parlava al popolo e a 18 anni divenne monaco.
Da sempre attento ai bisogni dei più poveri, il giovane monaco agostiniano era solito distribuire ai meno abbienti le derrate alimentari porta a porta. La sua generosità era tale che i superiori lo dovevano bloccare per evitare che non restasse cibo per gli altri Sacerdoti. Famoso già per la grande generosità, presto lo divenne anche per le sue doti di guaritore. Due gli episodi famosi: la guarigione del bimbo malato e quello della donna cieca. Morto nel 1305, venne dichiarato Santo nel 1446 per volere di Eugenio IV divenendo il primo agostiniano a ricevere tale onore.
Di San Nicola si conoscono molti dettagli, compreso quello che la figura di Babbo Natale in realtà è stata creata dalla storia di questo Santo generoso. Non molti invece conoscono il motivo per cui Papa Leone XIII decise di eleggerlo patrono delle anime del Purgatorio. Tale decisione deriva da un episodio che ha caratterizzato la vita del Santo. Una notte l’anima di frate che conobbe in vita gli chiese di offrire la Santa Eucarestia a lui e alle anime che erano con lui. Questo gesto le avrebbe salvate di anni di prigionia in Purgatorio.
Il Santo la mattina dopo fece quello che l’anima gli aveva chiesto e per una settimana pregò per le loro anime. Al termine della settimana il frate tornò a trovarlo e gli disse che con il suo gesto aveva permesso a molte anime di ascendere in Paradiso. A conoscenza di questa storia, Papa Leone XIII lo elesse Patrono delle anime del Purgatorio nel 1884.
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Luca Scapatello
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