Osvaldo (Oswald) di Worcester (X sec. d.C., Inghilterra) divenne Monaco Benedettino a Fleury, in Francia, in un periodo storico molto critico per la nostra fede.
L’Europa subiva attacchi da est, da parte degli ungari; da nord, da parte dei vichinghi; da sud, da parte degli arabi.
Roma, intanto, aveva lasciato la Chiesa nelle mani dei signorotti, che vendevano e compravano i titoli ecclesiastici, e tutti degenerava.
Osvaldo era stato condotto alla fede dallo zio Oda, Arcivescovo di Canterbury, e venne ordinato sacerdote nel 959.
Tornato in Inghilterra, divenendo Vescovo di Worcester e anche di York, cominciò a denunciare il mal costume dilagante, come, del resto, avevano fatto, con tanti sforzi i suoi predecessori.
San Osvaldo propose la Regola di San Benedetto
Il Vescovo Osvaldo di Worcester cercò, in primo luogo, di recuperare la fede dei sacerdoti, proponendo di istruirli maggiormente e secondo la severa e ligia Regola di San Benedetto da Norcia.
Egli stesso fondò dei Monasteri a Westbury-on-Trym ed a Ramsey.
La sua opera di riforma venne approvata, autorizzata ed apprezzata anche da Re Edoardo. Nel 972, poi, il Vescovo Oswald di Worcester fu convocato a Roma per ricevere da Papa Giovanni XIII il pallium, il prezioso paramento liturgico.
Il lavoro del Vescovo non fu affatto facile e, quando il Re Edoardo fu assassinato e gli successe il fratello Etelredo, le cose si complicarono. Quest’ultimo avviò, infatti, la demolizione di ogni Monastero.
Il futuro Santo non risolse i problemi della Chiesa, tanto meno in Inghilterra, ma fu molto seguito dai fedeli. Il 29 Febbraio del 992, il Vescovo Osvaldo di Worcester morì. Aveva appena terminato di lavare i piedi a 12 poveri con cui avrebbe diviso il pranzo.
I suoi resti sono nella Cattedrale di Worcester. Negli anni bisestili viene ricordato il 29 Febbraio, negli altri il 28.
Antonella Sanicanti
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