San Paolo non predicò da solo: il grande supporto dei suoi collaboratori è risultato fondamentale nel predicare la parola di Cristo al mondo.
L’Apostolo delle genti, San Paolo di Tarso, si prefissò, a seguito della sua conversione uno scopo ben preciso: far arrivare la parola di Cristo ovunque e per sempre.
Il suo progetto missionario non si è mai posto limiti, raggiungendo coordinate geografiche sia in Oriente che in Occidente. Ma un progetto così grande e così ambizioso non poteva certo essere messo in piedi senza l’aiuto di importanti collaboratori. E così fu. San Paolo operò in tutto il mondo grazie soprattutto all’appoggio di queste importanti figure personaggi, troppo spesso dimenticati dai libri.
Ricaviamo questo prezioso approfondimento grazie agli studi storici di un esperto del settore, Giuseppe Barbaglio, che è stato un grande teologo e biblista. Nell’edizione da lui curata delle Lettere di San Paolo, l’esperto ci dice che colui che una volta si chiamava “Saulo di Tarso” operò in regola in “terreno vergine”, dove Cristo non era ancora stato annunziato. Il Santo Apostolo si avvalse di una fola schiera di collaboratori, una ottantina, come risulta sommando i dati degli “Atti degli apostoli” e del suo epistolario.
I principali aiutanti del Santo furono: Timoteo, “discepolo del cuore”, Tito, abile ambasciatore presso la comunità di Corinto. A questi si aggiunse Sila, conosciuto anche come Silvano. Un importante collaborazione nacque anche con Febe, al tempo diaconessa della Chiesa di Cencre. Non mancarono, all’appello, Aquila e Prisca, suoi “collaboratori in Cristo Gesù”.
La lista, in realtà sarebbe molto lunga, considerando che almeno ottanta persone aiutarono il Santo Apostolo a diffondere il Vangelo. Ma si vuole dare ancora un po’ di spazio ad alcuni aiutanti, quanto meno i più importanti. Maria, la quale, secondo le fonti “si è affaticata assai per voi”. Andronico e Giunia, cosiddetti “apostoli eminenti”. A questi si aggiunge Urbano “nostro collaboratore in Cristo” e Trifena e Trifosa “che si affaticano nel Signore”.
Non può mancare la carissima Perside “che molto ha lavorato nel Signore”. Il grande lavoro di San Paolo, grazie anche alla collaborazione con questi personaggi, ha fatto sì che il Vangelo e la Parola del Signore non conoscesse più alcun confine geografico. I risultati, ben noti, ne hanno dato una forte testimonianza.
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Fabio Amicosante
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