San Paolo Miki e compagni seguirono le orme San Francesco Saverio, rimangono celebri le sue ultime parole pronunciate prima del martirio
L’operato evangelico di San Paolo Miki e compagni ebbe luogo nel XVI secolo. Il Santo, nato a Kyoto nel 1556 in una famiglia benestante, entrò come novizio nella Compagni del Gesù a soli 22 anni. Quello del Santo di cui oggi festeggiamo la memoria liturgica è il primo caso in assoluto di religioso cattolico giapponese. In base a quanto sostengono le fonti, San Paolo Miki aveva grandi doti intellettuali. Gli unici problemi riscontrati durante il suo percorso religioso fu lo studio del latino, una lingua molto distante dal sistema da lui utilizzato per tutta la vita. Dopo il 1549, anno in cui San Francesco Saverio portò il cristianesimo in terra orientale, le porte ai missionari in Giappone furono tutto sommato spalancate. Lo Stato stesso non si oppose mai particolarmente alla presenza cristiana.
Le cose andarono tutto sommato bene fino al momento in cui Hideyoshi decise di capovolgere a politica nei confronti dei cristiani. Proprio Hideyoshi si fece accanito persecutore di chiunque si professasse cristiano. Alle spalle di questo comportamento ci sono una serie di motivi. Tra questi, uno dei primi fu la paura che il cristianesimo potesse, in qualche modo, minacciare l’unità nazionale, già indebolita dalla presenza dei feudatari. Ma uno dei problemi più grandi fu caratterizzato dai vari dissidi interni tra gli stessi missionari dei vari Ordini in Giappone.
Nell’abito delle persecuzioni, San Paolo Miki fu arrestato nel 1596, a Osaka. Ma da questa esperienza drammatica scaturì un’importante conseguenza: il Santo, in carcere, trovò tre gesuiti e sei francescani missionari, con 17 giapponesi terziari di San Francesco.
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Prima di morire, San Paolo Miki tenne un’ultima predicazione. Il Santo offrì il perdono ai carnefici e predicò il Regno di Cristo, invitando tutti i presenti a seguire e ad abbracciare la vita in Gesù. Queste furono le parole pronunciate dal Santo prima di morire: “In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum”, le stesse parole pronunciate da Gesù sul trono della Croce. Paolo Miki divenne Santo nel 1862, durante il pontificato di Pio IX.
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Fabio Amicosante
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