San Pasquale Baylon era l’umile e devoto “Serafino dell’Eucarestia”, così era definito da tutti coloro che lo conoscevano.
Era dotato di una Sapienza innata, dettata dallo Spirito Santo (in effetti, lui non aveva studiato), tanto da essere richiestissimo per i suoi insegnamenti e i suoi consigli.
Lui, che era nato il 16 Maggio del 1540, in un giorno di Pentecoste, e che morì il 17 Maggio del 1592, in un altro giorno di Pentecoste, tra le sue mansioni, scelte appositamente per rimanere a servizio dei fratelli, decise di dedicarsi anche alla cucina.
Per questo motivo, è ritenuto il protettore dei cuochi e dei pasticceri, oltre ad essere ben noto perché invocato dalle donne che cercano un buon marito.
Si dice che, quando, nel 1563, il Duca Emanuele Filiberto I si spostò da Chambery (Francia) a Torino, portò con se del personale proveniente dalla Spagna. Tra questi, pare ci fosse anche San Pasquale, che venne ospitato nella Chiesa di San Tommaso.
Si racconta che, un giorno, San Pasquale ebbe qualche difficoltà a mondare le uova con lo zucchero e gli venne l’idea di aggiungere del vino dolce (tipo il Marsala), mentre teneva tutto sul fuoco.
Fu così che nacque lo zabaione. L’alimento prese il nome da San Bajon, italianizzato dal dialetto torinese in zabaione, appunto.
San Pasquale, poi, amava consigliarlo alle coppie in crisi, perché i mariti ne facessero largo uso!
In un documento del 1722, si legge che “l’Associazione cuochi di case private e famiglie”, che aveva sede a Torino, fosse stata messa sotto la protezione di San Pasquale Baylon.
Anche oggi, infatti, a Torino, il Santo viene commemorato. Accade proprio nella Chiesa di San Tommaso, che lo ospitò all’epoca dell’invenzione dello zabaione.
Antonella Sanicanti
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