San Pietro Canisio, di cui oggi festeggiamo la memoria liturgica, fu il redattore del primo catechismo della Chiesa. Fu un instancabile predicatore e un grande teologo.
San Pietro Canisio nacque nel 1521. Il nome con cui oggi lo conosciamo è italianizzato, dal momento che le sue origini sono olandesi. L’aspetto più importante del suo operato, insieme alla grande predicazione, fu la redazione del primo catechismo della Chiesa. Il Santo entrò a far parte dei gesuiti in giovane età (aveva 22 anni). Egli fu l’ottavo gesuita ad emettere i voti solenni, nonché il primo provinciale dell’ordine in Germania, dove il fondatore dell’Ordine, Sant’Ignazio di Loyola, lo aveva inviato.
Il suo Catechismo è famosissimo. Nel 1555 venne pubblicato quello che è passato alla storia come il primo catechismo della Chiesa Cattolica. Infatti, il Santo gesuita compose in quegli anni la prima opera sistematica sugli insegnamenti della fede, ad indirizzo dei fedeli. L’opera fu pubblicata con il titolo “Summa doctrinae christianae” ed ebbe una grandissima influenza nella sfera controriformistica di Germania.
Fu Ignazio di Loyola a inviarlo in Italia: dapprima in Sicilia e successivamente a Bologna, dove predicò incessantemente prima di essere inviato nuovamente in Germania, dove vi era un gran bisogno di una figura carismatica come la sua.
Prima della sua morte, avvenuta il 21 dicembre 1597 a Friburgo, il Pontefice Pio V gli offrì un posto vacante come cardinale. San Pietro Canisio pregò però il Papa affinché lo lasciasse al suo umile servizio della comunità. Papa Pio XI lo proclamò Santo nel 1925, nominandolo anche Dottore della Chiesa. La Chiesa cattolica festeggia la sua memoria liturgica il 21 dicembre, suo dies natalis.
Del Santo, è particolarmente diffusa una bellissima preghiera dedicata a San Michele Arcangelo, la riportiamo di seguito:
Capo della milizia celeste, vincitore degli angeli ribelli e potente protettore della Chiesa di Dio, o San Michele, attraverso cui la potenza divina si è degnata di compiere e compie ancora tanti prodigi, venite in soccorso del popolo di Dio e procurate alla Chiesa militante la vittoria sull’empietà ; estendete su di noi la vostra protezione e difendeteci nella vita e nella morte contro gli assalti del demonio. Principe gloriosissimo, arcangelo San Michele, ricordatevi di noi, e pregate il Figlio di Dio per noi, qui, ovunque e sempre. Amen.
Fabio Amicosante
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