In una recente intervista il ricercatore e archivista Giuseppe Zingaretti ha parlato del dono della chiaroveggenza di San Pio da Pietrelcina.
Per fare capire come il Santo operante a San Giovanni Rotondo vedesse nel futuro, l’uomo ricorda una partita di calcio del 1965.
I carismi di San Pio
La vita di Padre Pio da Pietrelcina è stata un esempio di virtù e fede in Dio. Il frate ha dato dimostrazione in vita di avere un rapporto privilegiato con il Signore, ma anche con la Madonna e gli Angeli Custodi. Sono numerosissime le testimonianze di fedeli che narrano della sua capacità di scrutare nell’animo umano e comprendere se questo fosse in stato di peccato. Altrettanto numerose quelle che narrano della capacità di bilocazione, ovvero la possibilità di essere visibile e presente in due luoghi differenti. C’è chi è anche convinto che il Santo fosse in grado di prevedere il futuro suo e quello delle persone. A questa capacità sono legate le testimonianze secondo le quali questo avrebbe saputo il giorno e l’ora esatta della sua morte.
Il dono della chiaroveggenza
Per parlare del dono della chiaroveggenza, il sito ‘Toscana Oggi’ è andato ad intervistare Giuseppe Zingaretti, membro della commissione di studi che ha condotto un’indagine storico-archivistica sulle opere architettoniche richieste da San Pio a San Giovanni Rotondo. Nel corso di queste ricerche, infatti, sono emerse numerose storie, personaggi e testimonianze sulla vita del Santo. Dopo aver condotto questo studio, dunque, Zingaretti può essere legittimamente considerato un esperto su Padre Pio.
Quando gli viene chiesto se il frate fosse stato benedetto anche con la chiaroveggenza, Zingaretti risponde: “Possiamo affermarlo senza alcun dubbio e senza alcun timore di affermare cose errate. Padre Pio era in grado di vedere nitidamente situazioni di vita o accadimenti che il futuro poteva riservare ad una persona: il santo era in grado di scorgere chiaramente eventi futuri. In parapsicologia la chiaroveggenza è definita proprio come la visione paranormale, cioè indipendente dal canale dei sensi, di oggetti, di fatti, di luoghi e di persone che sono lontani nello spazio e nel tempo. Il santo, in sostanza, vedeva avvenimenti e situazioni della vita di una persona proiettate nel futuro. Come se egli riuscisse sensibilmente ad oltrepassare la duplice barriera della naturale dimensione spazio-tempo”.
La partita tra Foggia e Inter
Lo studioso sa che questo dono, come quello della bilocazione, è stato messo in dubbio da più persone in passato. Ma dalle testimonianze raccolte Zigaretti si sente di poter dire che sono dubbi infondati. Gli viene anche chiesto di citare qualche episodio noto in cui San Pio ha previsto il futuro e lo studioso racconta quanto successo prima della partita tra l’Inter di Herrera e il Foggia. In quella occasione la piccola squadra pugliese, al primo anno di Serie A della sua storia, affrontava i campioni d’Italia, Europa e Mondo in carica. Uno scontro senza storia in teoria, ma che alla fine si concluse con la vittoria dei foggiani per 3 a 2.
Quel risultato storico fu, a quanto pare, predetto da Padre Pio. L’Inter il giorno prima dell’incontro rese omaggio e fece visita al frate e in quel momento lui li avverti che la partita di domenica sarebbe andata diversamente da come pensavano: “Padre Pio aveva già visto l’esito della partita. E aveva già, in un certo senso, allertato Herrera, sia pur in modo morbido e velato, che la partita del giorno dopo, contro il Foggia, non sarebbe stata la classica gita turistica oppure la partita trionfale che l’Inter immaginava. E puntualmente così si verificò”.
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Luca Scapatello