San Pio non transigeva su chi commetteva il peccato di mormorazione, al punto che era uno di quelli per cui non ammetteva perdono.
Spesso sottovalutato dagli stessi cristiani questo peccato, ritenuto veniale, potrebbe portare a conseguenze più gravi di quanto si pensi.
Cos’è la mormorazione e perché è peccato
Il termine moderno per mormorazione è “pettegolezzo”, si tratta di una pratica comune in tutte le comunità, piccole o grandi che siano. Quando si fa parte di un gruppo è quasi naturale parlare dei membri che lo compongono e delle azioni che questi compiono. Finché tale discussione si limita a comunicare un lieto evento come la nascita di un figlio, una promozione scolastica, un assunzione lavorativa, non vi è nulla di male. Si tratta solo di un modo per aggiornare gli altri membri di un gruppo di una novità importante per una persona a cui si vuole bene.
Diverso diventa il discorso se i dettagli condivisi riguardano la sfera personale, intima, ed in quanto tali possano mettere a disagio la persona che è oggetto della mormorazione. Spesso purtroppo tali dettagli sono quelli che vengono condivisi con maggiore frequenza, quelli che vengono ricercati anche da chi ascolta. Alle volte a queste voci si mischiano particolari la cui fonte non è verificata o che sono volutamente falsi solo per aggiungere pepe al racconto. Tali voci, che accrescendosi diventano diffamatorie, corrono veloci come il vento e tendono ad essere percepiti come veritieri. Ne consegue che la voce, una volta diffusa, contribuisca a modificare la percezione che ogni singolo componente del gruppo ha su quella persona.
San Pio e la condanna della mormorazione
Saprete già quali effetti negativi possa avere un simile comportamento. Per tale motivo, specie se siete dei cristiani, dovreste non solo evitare di mormorare alle spalle ma anche bloccare e redarguire chiunque lo faccia in vostra presenza. Fermo su questa posizione era anche San Pio da Pietrelcina che in vita non ha mai tollerato chi puntava a screditare gli altri riportando pettegolezzi. Ci sono due episodi tramandati da testimonianze che dimostrano quale fosse la posizione del Santo a riguardo.
Una volta, dopo aver ascoltato la confessione di un penitente gli disse: “Quando tu mormori di una persona vuol dire che non l’ami, l’hai tolta dal tuo cuore. Ma sappi che, quando togli uno dal tuo cuore, con quel fratello se ne va anche Gesù”. San Pio voleva far capire quanto grave fosse il peccato della mormorazione. In un’altra occasione il Santo si rifiutò di entrare in una casa poiché al suo interno c’erano persone che si macchiavano di continua mormorazione. Per giustificare agli ospiti il motivo della sua ritrosia, San Pio disse solamente: “Qui ci sono serpenti, non entro”.
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Luca Scapatello