San Ruggero di Canne è una delle figure più influenti del medioevo cristiano: nei tempi in cui la sua città era in rovina, offrì ospitalità agli indifesi.
“Andava scalzo con lo piede nudo per quelle campagne cercanno le limosine per li poveri”. Con queste parole si apriva una delle fonti biografiche relative al Santo Vescovo Ruggero di Canne. Questo passaggio della sua biografia è in realtà emblematico: anche se non sappiamo molto della sua infanzia e della sua giovinezza, sappiamo che il Santo, nei tempi in cui la sua città (vicino a Barletta) era in grave crisi, fece di tutto per aiutare gli ultimi, i poveri, gli indifesi.
San Ruggero di Canne Vescovo
Come accennato, e questo accade molto spesso con le personalità più remote, non abbiamo molte fonti circa la sua giovinezza. Le prime informazioni che troviamo fanno cenno alla sua nomina vescovile, per l’appunto a Canne, a seguito di un grande disastro cittadino. I gravi disastri erano causati, come spesso accadeva, dalle guerre, che portavano disperazione, desolazione e malcontento cittadino. In questo contesto dovette muoversi il Santo, che fece di tutto per far rialzare la testa al popolo. Chi veramente si sentì sollevato dalla sua elezione vescovile furono però gli ultimi, gli indifesi.
L’opera caritatevole del Santo Vescovo
Una delle fonti più attendibili circa l’operato del Santo Vescovo è una fonte popolare risalente al XV secolo. Questa recita così: “Un puro ospitio che sempre stava aperto de nocte et de giorno ad alloggiare le viandanti et le pellegrini, et le vidue et le pupilli (orfani)”. Si tratta dello stesso ignoto autore che parlava di lui come uomo scalzo intento ad aiutare gli umili.
La grande azione diplomatica
Ma San Ruggero fu anche un grande uomo diplomatico. Sappiamo infatti che due Pontefici come Pasquale II e Gelasio II (il primo in carica dal 1099 e il secondo dal 1119) ricorsero senza dubbio ai suoi consigli e alla sua grande esperienza per risolvere diverse dispute e placare le rivalità in seno al popolo, in quel momento molto diviso.
Culto
San Ruggero di Canne morì in odore di Santità. Già in vita, infatti, si attribuivano al Santo diversi miracoli. A seguito della sua morte, avvenuta il 30 dicembre del 1129, il popolo acclamò a gran voce la sua Santità. Il suo corpo fu sepolto nella Cattedrale di Canne. La Chiesa Cattolica festeggia la sua memoria liturgica nel suo dies natalis.
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Fabio Amicosante