Oggi celebriamo la memoria liturgica di San Tommaso d’Aquino, Dottore della Chiesa. La sua vita, dedita principalmente a studio ci offre importanti insegnamenti attraverso le “Summae”.
La vita di San Tommaso d’Aquino è particolarmente nota, basti pensare che il Santo, citato anche nella terza cantica di Dante Alighieri, è menzionato tra i Dottori della Chiesa. La sua opera più importante e conosciuta, la Somma Teologica, riassume gran parte degli insegnamenti che Tommaso ci offre. Al di là di questa singola opera, la vita del Santo è caratterizzata, in maniera del tutto particolare, da studio e insegnamento.
L’aspetto di cui vogliamo occuparci oggi è quello produttivo e magistrale. Il Santo, infatti, vanta una produzione di opere dottrinali e teologiche. Tra queste, ricordiamo due importantissime “Summae”, una serie di importantissimi commenti di opere aristoteliche.
A queste si aggiungono opere di esegesi biblica e opere che rappresentano commenti a Pietro Lombardo, a Boezio e a Dionigi l’Areopagita. Principalmente, San Tommaso era solito scrivere per i suoi studenti e, proprio a tal fine, l suo linguaggio era chiaro, schietto e convincente.
Il Santo, infatti, scrisse la maggior parte delle sue opere proprio con il fine di offrire importanti insegnamenti teologici, rifacendosi, da un punto di vista stilistico, anche all’opera aristotelica.
Spesso, però, l’insegnamento e il pensiero di San Tommaso d’Aquino si rivelò rivoluzionario, tanto che le sue opere fecero spesso scalpore. Il Santo ricevette anche diverse condanne, ribadite nel corso degli anni anche a Oxford e a Parigi, grandi centri universitari. L’Ordine Domenicano, si impegnò per difendere il suo grande maestro, dichiarando, nel 1278, il “Tomismo” dottrina ufficiale dell’Ordine.
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Amorosissimo San Tommaso, per il gran dono di carità,
da dio elargitovi per il quale, chiunque in grave necessità sia
spirituale che temporale ricorrendo a voi ne otteneva pronto
il sollievo, abbiate pietà anche di me ed esaudite la mia
orazione. Vi prego dunque col più vivo del mio cuore
che mi impetriate dalla Santissima Trinità la grazia di
riformare i miei costumi e di adempiere i precetti della sua
santa Legge, per poter conseguire il fine per il quale sono
stato creato. Presentate, vi prego, ogni mio desiderio al
Signore, mostrategli le mie miserie, ottenetemi il rimedio
di esse, ed assistetemi con il vostro potente patrocinio in questa
vita e particolarmente nell’ora della mia morte. così sia (fonte preghiera: Preghiere per la famiglia).
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Fabio Amicosante
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