San Vincenzo Ferrer visse in uno dei momenti più duri per la storia della Chiesa, e ne uscì come un vero protagonista nel raggiungimento del bene dei cristiani.
Nacque a Valencia intorno al 1350, e si trovò a vivere in un tempo molto duro, quello del grande scisma d’Occidente, quando i papi erano due e poi addirittura tre. Due mesi dopo il ritorno di papa Gregorio XI da Avignone a Roma, nell’Urbe si vivono tumulti che chiedono a gran voce un papa romano, o almeno italiano.
I cardinali sono in maggioranza francesi ed eleggeranno il napoletano Bartolomeo Prignano, papa Urbano VI, che però si scontra subito con i suoi elettori. Tanto da dare vita a controconclave in settembre, da cui uscirà il nuovo papa, Roberto di Ginevra, papa Clemente VII, che tornerà ad Avignone.
In questo modo comincia lo scisma d’Occidente che durerà 39 anni. Un contesto in cui la chiesa è fortemente spaccata tra chi sta con Urbano e chi con Clemente. Anche i futuri santi, tra cui Caterina da Siena che sta col Papa di Roma, sono divisi. L’aragonese Vincenzo Ferrer sta con quello di Avignone.
Suo malgrado, per, si troverà al centro della terribile divisione. Ancora giovane domenicano, era stato notato da Pietro de Luna, legato del papa avignonese. Vincenzo era un dotto frate domenicano, insegnante di teologia e filosofia e autore di un trattato di vita spirituale ammiratissimo nel suo Ordine. Pietro de Luna nel 1394 divenne Benedetto XIII, vero Papa per gli uni, antipapa per gli altri.
Vincenzo Ferrer resta uno dei suoi confessori e diventa uno dei più autorevoli personaggi del mondo avignonese. Ma nel seguire il cardinale si rende conto che la Chiesa aveva bisogno di qualcosa di ben diverso: del ripristino dell’unità e della riforma morale. Da lì nacque la sua attività di predicazione.
Quando ci si trova con tre Papi, a cui il Concilio di Costanza chiede di dimettersi tutti insieme, Benedetto XIII resta irremovibile. Ma dopo tante esortazioni e preghiere inascoltate, la prova più dura toccò proprio a Vincenzo. Dovette annunciargli il doloroso messaggio: “Il regno d’Aragona non ti riconosce più come Papa”. Fu il passo finale per la riunificazione, che avverrà nel 1417.
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Quando Vincenzo si ammala nel 1398 ha una visione nella quale gli appare Gesù accompagnato da san Domenico e san Francesco. Il Signore tocca la sua guancia e gli ordina di mettersi in viaggio e conquistare molte anime. Così Vincenzo lascia Avignone ed intraprende vere e proprie campagne di predicazione in Spagna, Svizzera e Francia, in cui parla dell’Anticristo e del giudizio finale.
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Il suo contributo alla fine dello scisma e al miglioramento dei costumi fu quindi determinante, a favore della restaurazione dell’unità. Mentre le gerarchie si combattevano, lui manteneva l’unità tra i fedeli per lunghi venti anni di predicazioni a favore di milioni di ascoltatori raggiunti dalla sua parola viva.
Giovanni Bernardi
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