Sanremo, Festival della Canzone Cristiana 2025: «L’idea viene da un messaggio che ho ricevuto dal Signore»

Il direttore artistico del Festival della Canzone Cristiana 2025 a Sanremo, Fabrizio Venturi, si racconta a cuore aperto in un’intervista con La Luce di Maria. 

Festival della canzone cristiana
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È tutto pronto per l’inizio del Cristian Music Festival 2025, Festival della Canzone Cristiana, che si terrà a Sanremo, proprio in concomitanza del Festival della Canzone Italiana, condotto da Carlo Conti.

Direttore Artistico della kermesse è Fabrizio Venturi, noto cantautore fiorentino, già vincitore della gara per l’Inno Ufficiale della Fondazione Internazionale Giovanni Paolo II, nei primi anni duemila. La sua è stata una carriera costellata da importanti collaborazioni artistiche e partecipazioni a diversi eventi musicali in Italia e all’estero.

Ha preso parte, infatti, a eventi musicali al fianco di artisti del calibro di Ray Charles, Gipsy King, Billy Idol, tanto per citarne alcuni, e collaborato con Maurizio Solieri, Adelmo Fornaciari alias Zucchero, Tullio De Piscopo, Tony Esposito, Mogol, Beppe Dati, Gianni Bella e molti altri nomi importanti in questo settore.

Sanremo, Festival della canzone cristiana

Venturi è anche ideatore, oltre che direttore artistico, del Festival della Canzone Cristiana, giunta alla sua quarta edizione. La kermesse canora si svolgerà venerdì 14 febbraio e sabato 15 febbraio 2025, al Teatro Fos di Sanremo.

Abbiamo raggiunto Fabrizio Venturi al telefono per fargli qualche domanda su come è nata l’idea del Festival e molto altro ancora.

il direttore fabrizio venturi
Fabrizio Venturi, direttore artistico del Festival della Canzone Cristiana di Sanremo – lalucedimaria.it

Com’è nata l’idea del Festival della Canzone Cristiana e qual è il suo obiettivo principale?

«L’idea viene da un messaggio che ho avuto dal Signore, perché io non credevo in Dio…lo cercavo. Nel 1995 ho avuto un incidente stradale dove sono stato in coma e ho incontrato Dio…l’ho proprio visto.Mi ha detto di mettere a disposizione la mia musica per rafforzare le voci più deboli e parlare a tutti di Lui. Non sapevo come fare…Era il 1995 ed ero in pieno auge…sono stato 5 anni fuori dalla musica, avevo circa 33 anni. 

Dopo la morte di Ambrogio Fogar, mio carissimo amico, sposo la causa delle lesioni al midollo finale e scrivo una canzone, “Amico Dolphin”, devolvendo il 75% dei miei diritti d’autore alla FAIP (Federazione Associazione Italiana Paraplegici). La porto a Domenica IN, ovunque, e da lì è tutto un susseguirsi. Incontro don Giovanni d’Ercole e sposo la causa per la fame e l’abbandono dei bambini di tutto il mondo. Lui mi porta in “Sulla via di Damasco Rai 2”, trasmissione di cui è ideatore e giornalista».

Nel tempo, sposa anche altre cause come quella con Don Benzi, per la salvaguardia delle vittime della prostituzione coatta e con Danilo Amerio e altri colleghi cantanti, si batte per contrastare lo sfruttamento dei minori su Internet.

Nel 2005 vince la gara per l’Inno Ufficiale della Fondazione Internazionale Giovanni Paolo II, con il brano “Caro Padre”. Prima del Covid, si reca a New York e lo invitano a un Festival di Cristian Music. Tornato dalla Grande Mela, si pone una domanda:«Perché la Cristian Music in Italia nessuno sa cosa sia e anzi, la confondono con le canzoni che si sentono in chiesa, e non c’entra niente».

Da lì, si mette in moto per chiedere le varie autorizzazioni e realizzare una kermesse canora così in Italia, che lui spiega, «non è un festival collaterale, ma il secondo festival di Sanremo». Alla fine, parte la prima edizione del Festival della Canzone Cristiana di Sanremo, in concomitanza col Festival della Canzone Italiana.

Qual è l’obiettivo del Cristian Music Festival Sanremo?

«L’obiettivo è lodare il Signore con il messaggio più potente e senza barriere che esista: la musica. La musica non conosce muri, non la puoi contenere. La musica è un’onda che arriva al cuore. Lo scopo è rafforzare le voci più deboli, che sono quelle di coloro i quali, come me, cercano la fede. E una volta trovata, si trovano poi a essere potentissime e fortissime».

Venturi ha scritto anche un libro, intitolato “Sempre rimesso in piedi“, in cui si racconta a 360 gradi, parlando anche dei momenti difficili che ha dovuto attraversare, come l’incidente e anche la malattia.

Nel libro, Venturi mette in risalto come «solo l’incontro con la fede mi ha reso così forte e ricco». Il direttore artistico del Cristian Music Festival spiega che si tratta di un volume che vuol essere «un lume, un faro, non perché io debba insegnare qualcosa a qualcuno, solo Dio può insegnare a tutti noi», ma vuol essere un modo per far comprendere che anche quando si crede che un “qualcosa sia finito, è invece lì che tutto inizia”. Questo «perché il tutto può essere un niente e il niente può essere un tutto. Bisogna vedere che rapporto hai con la fede», spiega ancora Venturi.

Qual è il programma e quali saranno i nomi di spicco del Festival?

cantanti in gara al festival della canzone cristiana
lalucedimaria.it

«Tra gli ospiti del Festival ci sarà Famularo», interprete della sigla di Un Posto al Sole, soap di Rai 3, e «una produzione dei New Trolls. Quest’anno il Festival è dedicato al Giubileo e a Papa Francesco».

Le fasi finali di questa quarta edizione saranno trasmesse dal profilo Facebook de La Luce di Maria  che sul canale YouTube www.youtube.com/@LaLucediMariaOfficial. «Ho voluto trasmettere il Festival in streaming, perché è questo il nuovo linguaggio moderno, rispetto alla tv. La Cristian Music non è altro che un tipo di musica in cui si parla di Dio. Gli stili che ascoltiamo sono pop, rock». 

Per quanto riguarda il programma del Festival, «ci saranno 18 concorrenti che canteranno venerdì e sabato, e alla fine ci saranno premi creati dal maestro Michele Affidato».  È possibile seguire la kermesse canora dalle 14:30 in poi, nel pomeriggio e fino alle 18:30. Si prolungherà un po’ di più il sabato, perché vi saranno anche le premiazioni dei concorrenti.

Un messaggio per i giovani che vogliono approcciarsi al mondo della musica?

«La musica è un rifugio, è la salvezza anche dalle cose brutte che la vita ci pone davanti come droga, prostituzione, violenza contro le donne, guerre, come il cercare di portare la pace con la guerra. La musica ti porta in un olimpo, che è quello della conoscenza di se stessi. Che poi tu sia bravo o meno non importa, però se lo fai e ci credi, qualcosa accade. 

Non entro in merito nella parte commerciale, perché se tu hai la fortuna di avere un discografico di una certa levatura, avrai dei risultati, diversamente ne avrai altri. Comunque sia, se hai le carte in regola, riuscirai a rimanere a galla con la musica, perché non finisce mai il momento del nuovo personaggio, perché ci sono sempre delle nuove nascite. Tutti i giorni si nasce e si muore, ma tutti i giorni si nasce e quelli che nascono chiaramente avranno un linguaggio diverso da quelli che son nati ieri. Quindi se si sa come parlare agli altri, e tu hai la perspicacia di far questo, sicuramente troverai la tua chiave». 

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