La lettura che offre Sant’Agostino sul tema del Natale è molto interessante e ci invita a riflettere sull’importanza di questo importante mistero. Tra i suoi scritti, si parla del Natale come ponte tra uomo e Dio.
Un ponte tra uomo e Dio. Questa è solo una delle molteplici visioni che Sant’Agostino ci offre in merito al Natale. Molte sono le figure della Chiesa, anche tra le più influenti, che hanno scritto e detto sul mistero dell’Incarnazione. Il Dio che si fa uomo, il Cristo che nasce in una mangiatoia è un tema da sempre affrontato dal punto di vista teologico e spirituale. Sant’Agostino è senza dubbio una delle figure più influenti del panorama cristiano. Dapprima filosofo, poi teologo, quindi Dottore e Padre della Chiesa, Agostino ha scritto numerose opere che affrontano temi spirituali, come quello di cui si parla in questa sede. In uno dei suoi scritti, il Santo d’Ippona affermava: “Dio si è fatto uomo affinché l’uomo potesse diventare Dio”. Già in queste parole, troviamo quel ponte, di cui abbiamo accennato. Infatti, attraverso l’incarnazione, rendendosi dunque simile all’uomo, Dio eleva l’uomo stesso, rendendolo partecipe del divino.
Sant’Agostino e il Natale: una trasformazione interiore
Ma Agostino non si limita a parlare di ponte tra umano e divino. Il Santo, infatti, ci parla del mistero dell’Incarnazione come un vero e proprio momento di trasformazione dello spirito: un cambiamento interiore. Sant’Agostino ci invita, attraverso i suoi scritti ad “essere noi stessi il Tempio in cui Cristo nasce”. Allo stesso tempo, il Santo ci invita ad accogliere la grazia del Signore nel nostro cuore. Anche questo si caratterizza come momento centrale nel cambiamento di ognuno di noi. Innanzitutto, si tratta di un invito a vivere secondo il Vangelo. Ma non solo, spiega infatti il Santo, attraverso queste parole, che il Natale non è un solo fatto storico, dunque esteriore, ma una vera occasione per rinascere nello spirito.
Il messaggio del Santo
Sant’Agostino ci mette davanti una grande verità. Il Natale è gioia pura perché attraverso il mistero dell’Incarnazione, si compie quella promessa di salvezza che ci permette di rinascere. Scriveva infatti il Santo, che la nascita del Salvatore Gesù rappresenta la nuova rinascita. La luce di Betlemme, che si rinnova ogni anno, rappresenta la salvezza e la vittoria della grazia di Dio.