Sant’Angela da Foligno ebbe esperienze mistiche dopo essersi recata ad Assisi. Donò tutti i suoi averi ai poveri ed entrò nel Terz’Ordine Francescano.
Sant’Angela da Foligno nacque nel 1248 da famiglia umbra e, come era solito al tempo, si sposò in giovane età. Non disponiamo di grandi fonti circa la giovinezza della Santa, ma sappiamo che la sua conversione avvenne nel 1285, a seguito di una confessione al cappellano del Vescovo. Secondo la tradizione, anche prima della sua conversione Angela aveva iniziato un’intensa attività apostolica volta ad aiutare il prossimo e, sulle orme del Santo di Assisi, il suo aiuto si concentrò principalmente sui lebbrosi.
Non fu certo una vita semplice quella di Sant’Angela da Foligno: nel giro di pochi anni perse suo marito e suo figlio. A seguito delle tragiche scomparse, la Santa decise di abbandonare tutti gli sfarzi della sua precedente vita e, sulle orme di San Francesco, donò tutti i suoi averi ai poveri. Il 1291 (data individuata dagli storici) fu un anno molto importante per Angela, dal momento che decise di entrare nel Terz’Ordine Francescano, vivendo in completa penitenza e imitazione di Cristo.
A seguito di un viaggio ad Assisi, Sant’Angela ebbe numerose esperienze mistiche. Per verificare tali esperienze, decise di confidarsi con un frate, che la tradizione individua come Frate Arnaldo, suo parente e consigliere spirituale. Egli scrisse un Memoriale della Santa, che il Cardinal Giacomo Colonna approvò nel 1297. Il Memoriale era una vera e propria biografia spirituale di Sant’Angela, il quale mostra i trenta passi che l’anima compie per raggiungere la comunione con Dio.
Sant’Angela morì il 4 gennaio del 1309 a Foligno. Il suo culto è antichissimo, infatti, già prima dei vari processi canonici, la Santa era venerata come Beata e, soprattutto, come Magistra Theologorum (maestra dei teologi). Quest’ultima nomina le fu affidata dopo che un gruppo di suoi “figli spirituali” iniziò a seguirla. Papa Innocenzo XII la beatificò nel 1693. È stato Papa Francesco a proclamarla Santa, nel 2013, dopo aver accolto la relazione del Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. La Chiesa cattolica festeggia la sua memoria liturgica il 4 gennaio.
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Fabio Amicosante
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