Chi era Sant’Anna?
Il culto di Sant’Anna è accomunato a quello di San Gioacchino. Sono i genitori della Vergine Maria. Anna e Gioacchino non sono mai nominati nei testi biblici canonici, ma diverse fonti ci parlano di loro, a partire da alcuni apocrifi, fino ad arrivare ai diversi testi agiografici redatti nel corso dei secoli. Altra fonte importante è rappresentata da Jacopo da Varagine, che parla della Santa madre della Vergine nella sua Legenda Aurea.

Tra le fonti più antiche riguardanti Sant’Anna ricordiamo il cosiddetto Protovangelo di San Giacomo, redatto non oltre la metà del II secolo. Il nome Anna deriva dall’ebraico Hannah (grazia); fu sposa di Gioacchino. La coppia non aveva figli e tutto faceva presagire che non ne avrebbero avuti, vista la loro anzianità. Gioacchino, facoltoso e ricco pastore, ascoltò con attenzione le parole del gran sacerdote, che lo aveva convinto che ogni uomo pio ed osservante la Legge aveva avuto prole. Sconsolato, non tornò a casa e si ritirò in montagna, pregando Dio e digiunando per quaranta giorni.
L’annuncio della nascita della Vergine Maria
Così come il marito Gioacchino, Sant’Anna si raccolse in preghiera, addolorata per la fuga del marito e per quanto detto dal gran sacerdote. Durante la preghiera della giovane Anna, un angelo apparve ed esclamò: «Anna, Anna, il Signore ha ascoltato la tua preghiera e tu concepirai e partorirai e si parlerà della tua prole in tutto il mondo». La profezia si avverò la coppia diede al mondo una bambina. Dunque «Trascorsi i giorni necessari [Anna] si purificò, diede la poppa alla bimba chiamandola Maria, ossia “Prediletta del Signore”».
L’abitazione di Sant’Anna e della sua famiglia
La tradizione vuole che Anna, Gioacchino e la piccola Maria abitassero a Gerusalemme, nei pressi di quella che oggi è la Porta dei Leoni, nella zona est delle mura della città Vecchia. In quel luogo vi sono i resti della piscina di Betzaeta, luogo molto importante per la storia sacra, essendovi avvenuto un miracolo di Gesù a favore di un paralitico. La piscina di Betzaeta è nominata nel Vangelo secondo Giovanni. Nel luogo in cui vissero e dove crebbe la giovane Maria, sorge una chiesa, fatta costruire dai crociati durante il XII secolo e dedicata a Sant’Anna.
Culto
Sant’Anna visse a cavallo tra I secolo a.C. e I secolo d.C. Anna è invocata come protettrice delle partorienti e di tutte le madri. Non solo la chiesa cattolica, ma anche la chiesa ortodossa e quella copta venerano i Santi genitori di Maria Vergine. L’affermazione del culto in Occidente arrivò con il passare dei secoli: nel V secolo iniziò a girare l’immagine di Anna tra i mosaici dell’arco trionfale di Santa Maria Maggiore e tra gli affreschi di Santa Maria Antiqua. Spesso i vari artisti hanno rappresentato la Santa in gruppo, insieme a Gioacchino e alla neonata Maria, oppure insieme alla Madonna e a Gesù Bambino, ad indicare le tre generazioni presenti. La chiesa cattolica festeggia la sua memoria liturgica, insieme a quella di suo marito Gioacchino, il 26 luglio.
Fabio Amicosante