Oggi, 1° giugno, ricorre la memoria di Sant’Annibale Maria di Francia, Sacerdote e fondatore. Carità e vocazione rappresentarono il cuore della sua spiritualità.
Proclamato Santo da Papa Giovanni Paolo II nel 2004, Annibale Maria di Francia visse a cavallo tra XIX e XX secolo. Mosso da un grande spirito di carità, Annibale, che proveniva da una nobile famiglia messinese, abbandonò tutti i privilegi che la vita gli aveva concesso, per dedicare interamente sé stesso ai poveri. Emblema della sua spiritualità fu la fondazione della Congregazione dei Rogazionisti e delle Figlie del Divino Zelo. Il Santo fondò i nuovi ordini per realizzare i suoi progetti missionari.
Sant’Annibale Maria di Francia: il sacerdozio
Sant’Annibale divenne Sacerdote all’età di 27 anni, il 16 marzo del 1878. Il Santo fu da sempre mosso da un grande spirito caritatevole: ne da infatti testimonianza un episodio avvenuto dopo poco tempo dalla sua ordinazione. Trovandosi a viaggiare con un confratello, il Santo decise di donare le uniche 100 lire che portava con sé a un sacerdote che sedeva accanto a lui. Nonostante il suo confratello era contrariato, lui scelse comunque di donare tutto. Dopo la donazione, Padre Annibale venne a sapere di aver ricevuto in dono una busta con dentro 1.000 lire e disse così al suo confratello: Che ti dicevo, ragazzo di poca fede, la Provvidenza ci ha reso 10 volte tanto!”.
Rogate ergo dominum messis
Nel corso della sua vita terrena, Padre Annibale seppe conciliare in maniera prolifica, il binomio “azione-contemplazione”. La sua instancabile attività di scrittore, poeta, missionario dei poveri, abbracciò a tutti gli effetti l’intensa attività contemplativa, mostrando in lui un la completezza di un uomo spirituale. Al tempo stesso, il Santo sembrava essere tormentato dall’idea che nel mondo vi erano milioni di persone affamate di pane materiale e spirituale. Sant’Annibale trovo dunque la risposta alle sue domande nelle parole di nostro Signore Gesù Cristo: Rogate ergo dominum messis. Questa vera e propria “preghiera per le vocazioni” divenne la via di tutte le opere buone e della “salvezza delle anime”.
Le fondazioni
Le parole di Nostro Signore divennero per il Santo Annibale un vero e proprio programma di vita. Molti uomini e molte donne, attratti dal suo carisma e dal suo spirito caritatevole, si unirono a lui. Per realizzare, dunque, i suoi progetti missionari, il Santo fondò nel 1887 la Congregazione delle figlie del Divino Zelo. Nel 1897, fondò poi la Congregazione dei Rogazionisti. Le nuove fondazioni si impegnarono fin da subito a vivere il “Rogate” come quarto voto. Tutti gli ordini fondati da Sant’Annibale si impegnano nella preghiera e in attività specifiche per le vocazioni, attraverso centri di spiritualità e di promozione vocazionale.
Culto
Sant’Annibale morì il 1° giugno del 1927. Ai fini della canonizzazione, fu riconosciuto il miracolo di guarigione, avvenuto nel 1993, di Charisse Nicole Diaz. La meningite che colpì Charisse Nicole era resistente agli antibiotici. Portata in ospedale nel suo Paese (Filippine), la giovane versò in condizioni gravi e i genitori, entrambi medici, sapevano che anche se fosse guarita, avrebbe portato con sé danni irreversibili.
Gli amici e i familiari iniziarono una novena di preghiera all’allora Beato Annibale, per ottenere la sua intercessione. Charisse Nicole fu dimessa e guarì, senza conseguenze. La Congregazione per le Cause dei Santi promulgò, dunque, il decreto sul miracolo e Annibale fu canonizzato a Roma, il 16 maggio del 2004 dal Santo Pontefice Giovanni Paolo II.
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Fabio Amicosante