C’è un aspetto particolare che caratterizzò la vita e il pontificato di Sant’Eutichiano: la particolare venerazione per il culto dei martiri.
Sant’Eutichiano, nativo di Luni (La Spezia), ebbe un’immensa venerazione nei confronti di coloro che offrirono la loro vita per Cristo. Come spesso accade per le grandi personalità dei tempi più antichi (il Pontefice visse nel III secolo), le fonti sulla sua vita sono poche. Tuttavia, quelle di cui disponiamo, sono illustri e più che attendibili. In particolar modo, ci vengono in aiuto le fonti archeologiche, studiate e analizzate dal grande archeologo Giovanni Battista De Rossi che trovò la lastra tombale, con il suo nome inciso.
Il Pontificato di Sant’Eutichiano ricopre il periodo che va dal gennaio del 275 al dicembre del 283. Le fonti parlano del suo operato come uno dei più incisivi. Infatti, in base a quanto si apprende, il Santo lottò con tutte le sue forze contro il culto dei manichei. Ma, in particolar modo, l’importanza del suo Pontificato riguarda proprio il culto dei martiri di Cristo. Il Santo Pontefice manifestò una particolare devozione nei confronti di coloro che offrirono la vita per Cristo, ricevendo la Palma del Martirio.
Durante il suo pontificato, infatti, si visse un periodo di sostanziale tranquillità, caratterizzato da un intervallo tra due persecuzioni. In quell’occasione, il Santo ordinò che i martiri venissero tumulati, in segno di distinzione, con una dalmatica rossa o con la veste denominata “colobia”. Sant’Eutichiano partecipò poi, in prima persona, alla sepoltura di 342 martiri, donando loro una “dimora” fissa e definitiva.
In tal senso, le fonti non ci sono di grande aiuto. Infatti, alcune di esse, poco certe in realtà, annotano la presenza di Papa Eutichiano tra i martiri della Chiesa Cattolica. Non vi furono persecuzioni negli anni del pontificato del Santo e anche le fonti più antiche lo annoverano tra i Vescovi, ma non tra i martiri. Con ogni probabilità, su questa tradizione influì la nota vicenda della sepoltura dei 342 martiri, che egli seppellì con le sue mani.
La Chiesa Cattolica festeggia la memoria liturgica di Sant’Eutichiano, l’8 dicembre, nella giornata dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, anche se, stando alle fonti, il Pontefice morì il 7 dicembre del 283. Oggi, le reliquie di Sant’Eutichiano si trovano nella cattedrale gotica di Sarzana.
Fabio Amicosante
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