Le eresie trovarono una strada molto ardua da percorrere al tempo in cui visse e operò Sant’Ilario di Poitiers, Vescovo che mise le sue grandi capacità al servizio della Chiesa.
Ci fu un periodo in cui l’eresia ariana imperversava vertiginosamente tra la popolazione imperiale. Fortunatamente, in quello stesso tempo, visse e operò uno dei più grandi Vescovi che la storia della Chiesa abbia mai conosciuto: Sant’Ilario di Poitiers. Tale eresia era solita sostenere un fatto: la natura del Cristo era inferiore a quella del Padre. Il Santo Vescovo, grande uomo di fede e grande studioso di teologia, riuscì in quegli anni (tra il 315 e il 360) a portare in seno all’Impero, l’unica Verità di fede. Fu il Pontefice Pio IX a proclamarlo Dottore della Chiesa.
Sant’Ilario di Poitiers, difensore della Verità
Nato nel 310 circa, il Santo Vescovo di Poitiers (Aquitania, Francia) si adoperò con ogni mezzo per ostacolare il pensiero dell’eretico Ario. La sua grande opera di strenuo difensore della verità, fu tra l’altro marcata nell’ambito di un’udienza del Pontefice Emerito Benedetto XVI. Era il 10 ottobre del 2007, quando Ratzinger sostenne che la fortezza e la mansuetudine di Sant’Ilario risultò fondamentale nella “svolta antiariana dell’episcopato della Gallia”.
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Un prolifico autore teologico
Conosciamo in realtà ben poco della vita del Santo Vescovo. Ma questo, tuttavia, accade spesso con le grandi personalità del passato più remoto. Ad ogni modo, le scarne notizie biografiche sono compensate dalla sua grande opera produttiva. Sono infatti abbondanti le opere teologiche prodotte e pubblicate da Ilario di Poitiers. Il Santo, di origine aristocratica, ricevette un’ottima formazione. I suoi studi, nel corso degli anni, lo portarono ad appassionarsi in modo particolare alla filosofia. Fu negli anni dei suoi studi che conobbe il Cristianesimo e se ne innamorò. Dopo aver abbracciato la fede cristiana ed aver sposato la vita in Cristo, si adoperò per la sconfitta dell’arianesimo.
Tra i suoi scritti menzioniamo un bellissimo commento al Vangelo di Matteo, si tratta del più lungo prodotto in lingua latina. Tuttavia, l’opera più importante prodotta dal Santo è il “De Trinitate”, opera teologica e dogmatica. La Chiesa Cattolica festeggia la sua memoria liturgica il 13 gennaio.
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Fabio Amicosante