La miracolosa traslazione della Santa Casa a Loreto ha ricevuto il forte sostegno degli studi e delle ricerche scientifiche, nonostante l’espansione delle tesi negazioniste degli ultimi decenni.
La notte tra il 9 e il 10 dicembre del 1294 la Santa Casa di Nazareth è stata trasportata (e dunque salvata) dagli angeli. Non si tratta di una leggenda, come qualcuno vuol farci credere; la ricerca storico-archeologica ha avvalorato la tesi dell’angelica traslazione, fornendo dati scientifici molto interessanti. In occasione del centenario della proclamazione della Madonna di Loreto a patrona degli aeronauti, Papa Francesco ha concesso lo speciale Giubileo, che si concluderà il 10 dicembre 2020.
Le traslazioni della Santa Casa
Gli studi scientifici sono andati a fondo alla questione. Non molti sanno che in realtà, la storia della miracolosa traslazione va al di là dell’emblematica notte di dicembre. È una storia che trae le sue origini nel 1291, anno della cacciata dei crociati dalla Terra Santa. Fu proprio in quell’occasione che l’intervento angelico salvò la Santa Casa, trasportandola (nella notte nella notte tra il 9 e il 10 maggio) a Tersatto, oggi in Croazia. La Santa Abitazione di Maria rimase in quel luogo fino al 1294, anno in cui toccò per la prima volta il suolo italiano.
La Santa Casa in Italia
La notte tra il 9 e il 10 dicembre 1291, la Santa Casa arrivò in Italia. Gli angeli la lasciarono nei pressi di Ancona. La terza traslazione avvenne circa nove mesi dopo, per essere seguita da un quarto spostamento, questa volta per mettere al sicuro la Santa Casa dai briganti. Nel 1296, ‘Abitazione di Maria subì la sua ultima e definitiva traslazione: gli angeli la posero nel luogo in cui ancora oggi si trova, su una strada che congiungeva Recanati e il suo porto.
La storia e l’archeologia a supporto della fede
Gli studi storico-scientifici hanno portato alla luce le prove evidenti del fatto che la traslazione angelica non poteva essere un falso storico. Se si parte dalla costruzione della casa, si nota che le pareti fondanti sono tre. Infatti, in origine, la Casa era appoggiata su una grotta a Nazareth, con la quale si veniva a creare un unico blocco abitativo. Passiamo poi alle misure e ai materiali di costruzione. Le misure della Casa di Loreto corrispondono esattamente a quelle che si trovavano a Nazareth, ma non solo. Anche lo spessore delle mura è pressoché identico.
L’orientamento della casa: una prova eccezionale
Il fiore all’occhiello di tale ricerca, come sostenuto dagli addetti ai lavori, è l’orientamento della casa, la quale presenta una finestra posta a Ovest, un’anomalia non indifferente per una casa costruita nel XIII secolo. La Santa Casa di Loreto deve essere per forza quella di Nazareth. La Casa Mariana, durante il suo ultimo passaggio a Loreto, è stata poi lasciata nel mezzo di una strada pubblica, questo rende pressoché assurda l’ipotesi che possa essere stata posta lì da uomini.
“La Santa Casa non può essere stata fatta in Italia”
Studi archeologici hanno poi messo un vessillo importante per avvalorare la tesi dell’angelico spostamento. Una tesi del primo Novecento, redatta a seguito di studi sul luogo, ci dice che «i muri della Santa Casa non hanno alcun fondamento né preparazione alcuna del terreno sottostante, che si presenta invece completamente disciolto e polveroso. Si può quindi certamente concludere che la Santa Casa non può essere fatta nel luogo dove si trova […]» (relazione di Federico Mannucci, 1922).
Fabio Amicosante
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