Non aveva studiato Caterina Benincasa (1347-1380, Siena), imparò a leggere e a scrivere in età adulta.
Oggi, i suoi messaggi, indirizzati a Re, a Papi, a Generali, ma anche a religiosi, donne e detenuti, sono considerati un esempio di prosa italiana del trecento.
La sua famiglia avrebbe voluto farla sposare, ma lei era decisa a far parte delle Domenicane Terziarie, un Ordine che le avrebbe permesso di attuare la sua opera nel mondo.
In un’epoca in cui le donne non erano tenute in gran considerazione, Caterina, salda nell’amore del Cristo, tendeva la mano ai miseri e ai “prigioni di Siena”, le cui sofferenze paragonava a quelle di Gesù, e richiamava tutti alla conversione totale.
Alla contemplazione e ai digiuni, unì l’apostolato, circondandosi anche di una famiglia spirituale, i Caterinati: uomini e donne, di ogni età e ceto sociale, sollecitati dai suoi insegnamenti e dai suoi preziosi consigli ad operare per il bene.
Santa Caterina da Siena e le stimmate
Lottava contro satana, in molti momenti di intensa preghiera, ma ebbe anche la grazia della levitazione, dell’estasi e della bilocazione. I suoi continui colloqui con Cristo la resero sempre più simile a lui, nella fede e nel corpo, tanto che, il 1° Aprile del 1375, ricevette le dolorosissime stimmate.
Di lei restano molti scritti, soprattutto lettere, da cui si deduce, senza ombra di dubbio, il contributo fondamentale che diede alla riforma della Chiesa dell’epoca.
Ecco cosa scriveva a Papa Gregorio XI, in seguito persuaso dalla futura Santa a riportare, dopo 70 anni, la sede papale da Avignone a Roma: “Io vi dico, da parte di Cristo, che nel giardino della santa Chiesa voi ne traggiate li fiori puzzolenti, pieni di immondizia e cupidità, enfiati di superbia (…). Io vi dico, Padre in Gesù Cristo, che voi venite tosto, come agnello mansueto. Rispondete allo Spirito Santo che vi chiama. Io vi dico venite, venite e non aspettate il tempo, ché il tempo non aspetta voi”.
Molti Pontefici hanno omaggiato la Santa per aver sempre difeso la spiritualità autentica: Pio IX la nominò co-Patrona di Roma coi Santi Pietro e Paolo; Pio X la elesse Patrona delle donne dell’Azione Cattolica; Pio XII la scelse come co-Patrona d’Italia con San Francesco d’Assisi; Paolo VI la dichiarò Dottore della Chiesa; Giovanni Paolo II le conferì il titolo di co-Patrona d’Europa.
A lei, alla devota ineccepibile, Santa Caterina da Siena, affidiamoci per aumentare la nostra fede.
Preghiera a Santa Caterina da Siena
O Dio, tu hai creato tutte le genti e le hai redente con il Sangue del tuo divino Figlio, ti chiediamo, per intercessione di Santa Caterina, di poter vivere coerentemente la nostra fede come ha fatto lei, in atteggiamento di carità e rispetto verso i nostri fratelli maggiori, eredi della promessa.
Te lo chiediamo per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Antonella Sanicanti
Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI