La figura di Santa Faustina Kowalska, apostola della Divina Misericordia, ha ispirato il regista polacco Michal Kondrat, che ha presentato un docufilm sulla sua vita. La pellicola è stata proiettata in più di settecento sale americane.
Il regista polacco Michal Kondrat ha raccontato la sua personale esperienza che l’ha portato a produrre il docufilm “Love and Mercy” (Amore e Misericordia). Il lavoro di progettazione è in piedi da circa due anni e, nel 2019, ha visto la luce, con la produzione della pellicola. La principale fonte di ispirazione per il regista polacco è stata la lettura del Diario di Santa Faustina Kowalska. In quell’occasione, spiega Kondrat, “ho capito l’importanza della Misericordia di Dio e la straordinarietà della storia di questa suora”.
Il docufilm “Love and Mercy” racconta l’intera vita della Santa polacca, dalla sua prima infanzia, quando sentì la vocazione che l’avrebbe poi spinta alla vita religiosa, passando per le difficoltà incontrate, fino alla morte. Non solo, Kondrat ha voluto ricordare nel suo film anche tutto ciò che è accaduto negli anni successivi alla morte di Suor Faustina: dalle difficoltà legate alla diffusione dell’immagine della Divina Misericordia, fino alla canonizzazione, avvenuta nel 2000, durante il pontificato di Giovanni Paolo II.
La lettura del Diario di Santa Faustina rappresenta la maggior fonte di ispirazione per il regista polacco. Proprio nel suo Diario, la Santa annotava queste parole: “Stando nella mia cella vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre l’altra toccava sul petto la veste leggermente scostata che lasciava uscire i due grandi raggi, rosso l’uno e l’altro pallido […]. Dopo un istante, Gesù mi disse: «Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù, confido in Te. Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo intero […]»”.
La presentazione ufficiale del film su Santa Faustina è avvenuta in un particolare mese: marzo. La data è stata scelta non a caso dal regista, dal momento che il 6 marzo del 1959 la Santa Sede impose un divieto di diffusione dell’immagine della Divina Misericordia. Grazie poi all’intervento dell’allora Arcivescovo di Cracovia, Karol Wojtyla, l’immagine del Gesù Misericordioso è stata poi diffusa.
La venerazione di San Giovanni Paolo II nei confronti di Santa Faustina fu immensa. Il Cardinal Salvatore De Giorgi definì il Santo Padre il “più devoto dell’apostola”. Fu proprio il Santo Pontefice che la proclamò Beata, nel 1993. Qualche anno dopo, nel 2000 Papa Wojtyla dichiaro Suor Faustina Santa, annunciando quello stesso giorno l’istituzione della “Domenica della Divina Misericordia”.
Fabio Amicosante
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