Giuliana (285-305, Turchia) era una bambina di nove anni, quando si proclamò cristiana, anche se il resto della sua famiglia era pagana. In quello stesso anno, venne promessa come sposa al Console della sua città, che l’avrebbe avuta in moglie qualche anno dopo.
Alcune storie sul suo conto narrano che lei avesse posto come condizione per il matrimonio -sopraggiunto il momento- il Battesimo del suo futuro sposo; altre raccontano che si negò al suo sposo dopo il matrimonio, finché non si fosse convertito. Certo è che quel suo sposo la denunciò, per essersi proclamata cristiana e per non essere lui stesso imputabile, agli occhi dell’Imperatore Massimiano.
Giuliana fu incarcerata e, in quel luogo, ricevette la visita del demonio, che si era vestito di luce come un Angelo di Dio. La ragazza stava pregando, quando le si palesò, e non cadde nell’inganno. Riconobbe il demonio: “allora gli legò le mani di dietro e gittandolo in terra si ‘l batté durissimamente con la catena con la quale era legata e ‘l diavolo sì la pregava: Madonna Giuliana, abbi misericordia di me”!
E se lo portò con se, tirandolo per quella catena, fino al luogo in cui avvenne il suo martirio: “Madonna mia Giuliana, non fare ischernie di me, ch’io non potrò, da qui innanzi, avere valore contro altrui”.
Il Martirologio romano dice: “A Nicomédia, santa Giuiiàna, Vergine e Martire, la quale, sotto l’Imperatore Massimiàno, prima gravemente battuta da Africàno suo padre, quindi in vari modi tormentata dal Prefetto Evilàsio, col quale aveva ricusato di maritarsi, e poi gettata in carcere, combattè apertamente col demonio e finalmente, avendo superato le fiamme ed una caldaia bollente, compì il martirio con la decapitazione. Il suo corpo fu poi trasportato a Cuma, in Campània”.
Noi d’Oriente la celebriamo il 16 Febbraio che pare sia il giorno della traslazione del suo corpo dalla Turchia, da Nicodemia, a Pozzuoli, poi a Cuma, infine a Napoli. Ora, le sue spoglie si trovano nella cripta di San Guglielmo del Monastero Benedettino di Montevergine. Gli orientali la commemorano il 21 Dicembre.
Santa Giuliana di Nicodemia è considerata la protettrice di ammalati e partorienti.
O Signore, che hai glorificato Santa Giuliana con la doppia corona della verginità e del martirio, fa ‘che questa comunione ci aiuti a superare tutte le prove della vita, per raggiungere il cielo eterno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che vive e regna con te e lo Spirito Santo, un solo Dio nei secoli dei secoli. Amen.
Antonella Sanicanti
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