Santa Marianna, la suora che si trasferì alle Hawaii per curare i lebbrosi. Barbara Cope, il suo nome prima dei voti perpetui,nacque in Germania nel 1838 ma si trasferì negli Stati Uniti con la famiglia quando aveva appena 6 anni. Residente ad Utica (New York), Barbara sviluppò la sua vocazione frequentando la parrocchia locale di San Giuseppe. Prese la prima comunione nel 1848 (a 10 anni) ma prima che il suo desiderio di prendere i voti divenisse possibile dovette attendere i 24 anni, nel 1862, quando ebbe la cifra necessaria per entrare nell’Istituto delle Suore del Terz’Ordine Francescano di Syracuse. Concluso il noviziato poté finalmente prendere servizio sotto il nome di suor Marianna.
Il suo compito primario era quello di accogliere ed istruire i migranti tedeschi, un’occasione che le permise di imparare la lingua del suo paese d’origine. La sua dedizione e le sue capacità intellettuali la fecero emergere presto e già nel 1869 le venne affidato un istituto proprio nel quale poté dedicarsi alla cura ed all’assistenza dei poveri. Nel 1877 fu eletta Madre Provinciale, carica confermata nel 1881. Durante il suo secondo “Mandato” le venne chiesto di offrire una mano nella colonia di lebbrosi delle isole Sadwicth (le isole Hawaii) e dopo aver scelto 6 sorelle partì alla volta della colonia di lebbrosi di Molokai. Nel corso della sua permanenza nelle isole Madre Marianna collaborò con il governo locale per la costruzione di scuole e ospedali e diede assistenza anche a padre Damiano de Vesteur, ammalatosi di lebbra nello svolgimento delle sue attività di assistenza ai malati. Morì nel 1918 ad ottant’anni.
I suoi grandi meriti sono stati riconosciuti da papa Benedetto XVI, il quale l’ha prima beatificata nel 2005 e poi canonizzata nel 2012. Grazie a questo riconoscimento, suor Marianna è divenuta la prima Santa francescana degli Stati Uniti e l’undicesima Santa proveniente dall’America. Luca Scapatello