Chi era Santa Monica? Vissuta nel IV secolo, Santa Monica fu la madre di Sant’Agostino d’Ippona. Ricoprì un ruolo fondamentale nella conversione del figlio. Agostino la definì la “sorgente del suo cristianesimo”.
Santa Monica nacque a Tagaste, nel 331. La sua era una famiglia ricca, questo permise alla giovane Monica di potersi permettere gli studi. La Santa ricevette dunque una buona educazione e lesse molto attentamente le Sacre Scritture. Inoltre, la sua famiglia era tradizionalmente cristiana e questo le permise di potersi dedicare alla letteratura religiosa senza alcun problema, in un contesto storico molto intransigente.
La principale fonte da cui ricaviamo le notizie biografiche di Santa Monica è rappresentata dagli scritti di suo figlio Agostino. Il Santo vescovo ci presenta la travagliata vita di sua madre in uno dei suoi scritti più importanti, le Confessioni (398).
Ma perché si parla di vita travagliata? Sappiamo che Monica fu moglie di Patrizio, un proprietario di Tagaste, un uomo difficile, di animo sgarbato. Il suo carattere non buono, lo portò spesso a rivelarsi infedele nei confronti di sua moglie. Tuttavia, la dolcezza e l’amore con cui Monica seppe accogliere suo marito, portò i suoi frutti e lo avvicinò alla fede; sappiamo infatti che Patrizio si convertì al cristianesimo e ricevette il Battesimo nel 371.
Le strade di Santa Monica e di suo figlio si separarono, temporaneamente, quando Agostino iniziò a seguire le correnti filosofico-religiose, in voga a quel tempo, e ad intraprendere una vita ricca di sfarzi e lussi. Ma la Santa non si arrese e, con la costante preghiera, accompagnò spiritualmente la vita di suo figlio.
Non solo attraverso la preghiera: nel 385 troviamo Santa Monica a Milano, proprio nel luogo in cui Agostino aveva ottenuto una cattedra di retorica. L’amore materno della Santa, le sue costanti preghiere rappresentarono il fulcro di quel cambiamento che avvenne nel cuore di Agostino. Spinto anche dalla catechesi ricevuta da Sant’Ambrogio, Agostino si convertì al cristianesimo e fu battezzato a Milano, il 25 aprile del 387.
Le fonti attestano la presenza di Santa Monica, a seguito della conversione di suo figlio, a Cassiciaco (Milano). Durante questo periodo, che possiamo definire “periodo di riflessione”, troviamo la Santa partecipe ai discorsi filosofici e spirituali con Agostino e il resto della famiglia. Questa sua presenza rappresenta un evento del tutto eccezionale, dal momento che in quel tempo le donne non potevano interloquire e prendere parte a discorsi di questo tipo.
Eppure, Agostino sostiene di aver ricevuto conforto ed edificazione dalle parole della madre. Questi discorsi, svoltisi anche nella loro casa di Ostia, sono stati raccolti dal Santo vescovo nelle sue Confessioni, dove oramai Santa Monica era definita dal Santo “sorgente del mio cristianesimo”.
Santa Monica morì a Ostia, nel 387, dopo essersi ammalata, probabilmente di malaria. Il suo corpo fu tumulato ad Ostia, nella chiesa di Sant’Aurea. Nel 1430 le sue reliquie furono traslate a Roma, nell’attuale chiesa di Sant’Agostino. La sua memoria liturgica precede di un giorno quella del figlio Agostino, dunque, la Chiesa cattolica celebra la Santa il 27 agosto.
Fabio Amicosante
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