Religiosa e mistica, ma anche Dottore della Chiesa, fu una delle Sante più devote al Sangue di Gesù. Scopriamo perché.
“Abbiate sempre il Sangue di Gesù davanti ai vostri occhi”, così viveva Santa Caterina da Siena la sua piena devozione al Preziosissimo Sangue.
Compatrona d’Italia e d’Europa, mistica, religiosa, teologa, ma soprattutto devotissima al Preziosissimo Sangue di Gesù. Santa Caterina da Siena ha amato il suo Gesù, ed in particolare modo il suo Sangue, più di ogni altra cosa. Questa sua devozione, in pochi la conoscono, ma è tale da essere chiamata la “Profetessa del Preziosissimo Sangue” o, come lei stessa definiva: “Nella dottrina del Sangue di Gesù, io trovo dialogo con la Divina Provvidenza”.
Il Sangue di Gesù era costantemente nei suoi pensieri: “Abbiate sempre il Sangue di Gesù davanti agli occhi” – scriveva, in una delle sue lettere, al suo padre confessore, quasi a volergli raccomandare a non perdere nessun momento per la preghiera al Sangue di Gesù.
“Quel Sangue è l’unico maestro. Il Sangue di Gesù ci ha nuovamente creati” – diceva quando parlava con le sue consorelle, o quando semplicemente dialogava con i fedeli. Una donna, una suora, una Vergine dell’Ordine delle Terziarie domenicane, sempre attenta agli ammalati, ai poveri ed ai sofferenti: “Nei loro volti, vedo il Cristo sofferente” – diceva.
Ma ciò che colpisce della sua piena e devozione al Prezioso Sangue è la conversione di molti, in particolare di coloro che erano lontani o delusi da Dio. Invocando Cristo ed il suo Sangue, infatti Caterina ottenne la conversione di Niccolò Toldo, cavaliere di Perugia condannato a morte.
Ella divenne la sua guida spirituale fino al patibolo e, parlandogli costantemente di Gesù e del suo Prezioso Sangue, prima di morire, portò il condannato ad esclamare e a morire in pace con queste parole sulla bocca: “Gesù! Caterina”.
Caterina amerà il suo sposo Gesù sempre e sono tanti gli episodi della sua vita che lo raccontano. Uno di questi è lo scambio dei cuori: “Gesù mi apparve tenendo nelle sue mani un cuore umano, di un rosso vivo, luccicante” – scriveva. Poi le aprì il costato e le donò questo cuore, dicendole: “Carissima figlia, dopo averti portato via il cuore l’altro giorno, ora, vedi, ti sto donando il mio, sicché tu possa continuare a vivere con questo, per sempre”.
La sua devozione al Preziosissimo Sangue di Gesù, la porterà, anche, ad imparare a leggere e a scrivere in età adulta. Le sue lettere, i suoi Dialoghi, sono frutto e pensiero per tutti noi posteri, affinchè comprendessimo l’immenso amore che Caterina ha donato al suo Gesù.
ROSALIA GIGLIANO
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