Santa Prisca, il Santo di oggi 18 gennaio: protomartire romana

Santa Prisca Romana fu la prima donna d’Occidente a testimoniare con il martirio la sua fede in Gesù Cristo. Le fonti riportano almeno due Sante con questo nome.

Santa Prisca Romana
Santa Prisca (websource)

Riscontriamo non pochi problemi nell’identificare la figura di Santa Prisca, dal momento che le fonti riportano almeno due Sante con questo nome. Nonostante disponiamo di numerosi documenti antichi, le notizie che la riguardano potrebbero non appartenere del tutto alla prima donna martirizzata in Occidente. Con la celebrazione di oggi, rendiamo onore alla fondatrice della Chiesa titolare sull’Aventino, alla quale fa riferimento un’epigrafe datata V secolo, conservata a San Paolo fuori le mura, in Roma.

Santa Prisca nelle fonti

La principale fonte da cui attingiamo notizie circa la vita della Santa sono gli Acta Sanctae Priscae, che fissano il martirio della giovane romana sotto l’Imperatore Claudio II (268 – 270). La fonte ci dice inoltre che Prisca fu sepolta sulla Via Ostiense e, successivamente, il suo corpo è stato traslato sull’Aventino. Tuttavia, le notizie ricavate da questa fonte, hanno lo stesso grado di attendibilità della suggestiva leggenda che colloca invece Santa Prisca nell’epoca in cui San Pietro svolse il suo operato missionario a Roma.

La Santa Prisca del I secolo

Secondo tale leggenda, Santa Prisca visse nel I secolo. Dopo aver ricevuto il Battesimo all’età di 13 anni, per mano del Principe degli Apostoli, subì il martirio stabilendo un primato: stando alla fonte, la Santa sarebbe stata la prima donna a ricevere la palma del Martirio nell’Occidente Romano. La Santa sarebbe stata decapitata durante la persecuzione dell’Imperatore Claudio, intorno alla metà del I secolo d.C. La leggenda indica come luogo di sepoltura le Catacombe di Priscilla, tra le più antiche catacombe romane.

Fonti medievali

Vi è una leggenda molto più tarda, risalente all’VIII secolo. Questa leggenda ha iniziato a identificare la giovane martire romana con Prisca, moglie di Aquila, di cui parla San Paolo nella Lettera ai Romani: “Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù; per salvarmi la vita essi hanno rischiato la loro testa” (Rm, 16,3).

Culto

Il culto di Santa Prisca è antichissimo. Infatti, il titolo cardinalizio dato alla Chiesa di Santa Prisca, sta a testimoniare la devozione nei confronti della giovane romana. La Chiesa a lei dedicata, sorta su un’antica casa romana, accoglie un capitello cavo nella cripta che, secondo la leggenda, era utilizzato da San Pietro per battezzare i fedeli. La chiesa cattolica festeggia la sua memoria liturgica il 17 gennaio.

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Fabio Amicosante

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