Le grazie elargite da Santa Rita sono innumerevoli e andrebbero raccontate ad una ad una, perché nessun caso a lei è impossibile.
La santa accompagna le preghiere, anche quelle più difficili, al cospetto di Dio e, per sua intercessione, grazie e guarigioni vengono elargite. Quelle che vi proponiamo di seguito sono solo alcune delle tantissime testimonianze di fede, tutte legate a Santa Rita.
I miracoli di Santa Rita
Nessuno è rimasto mai deluso di tutti coloro che a Santa Rita si sono rivolti. Nessuna preghiera è rimasta inascoltata e, per sua intercessione, tutte sono state portate a Dio. Il quale ha poi elargito grazie su grazie. I miracoli attribuiti a Santa Rita, in Italia e nel mondo sono tantissimi.
Leggiamo insieme qualche storia, per comprendere al meglio come la stessa Santa abbia intercesso ogni qualvolta è stata invocata con cuore aperto e sincero.
“Abbiamo pregato per un’amica. Santa Rita ci ha ascoltati”
Tamara, racconta di come una sua amica della parrocchia doveva sottoporsi a un esame diagnostico ospedaliero pericoloso. “Era spaventata e chiedeva di pregare per lei” – racconta. Il giorno dell’esame era il 22 maggio: “Abbiamo detto un rosario in famiglia per lei, raccomandandola alla santa e abbiamo anche chiesto che smettesse di fumare. La Santa degli Impossibili ci ha ascoltate senza tentennamenti. Mentre la signora veniva sedata con un calmante, un medico ha aperto la porta e ha detto: “Questa signora non ha bisogno di questo esame” – spiega.
Il giovane guarito dal tumore
Un’altra storia, invece, ci racconta di come una mamma abbia pregato per un giovane di 24 anni che nemmeno conosceva: “Santa Rita stava lì come un’amica, la migliore delle amiche, che ti parla e sa ascoltarti in qualunque momento, ci fa sentire che sta, come una vera amica del cuore, nell’immenso amore di Dio Padre” – racconta.
Il giovane doveva esser sottoposto ad un delicato intervento chirurgico a causa di un tumore spinale. “Si compì un miracolo, perché il tumore regredì e non fu più necessario intervenire chirurgicamente. So con certezza che fu Santa Rita a proteggerlo, con la sua fede immensa, affinché i medici non dovessero arrivare ad operarlo. Ho promesso che se ciò si fosse avverato avrei ringraziato pubblicamente per questo vero miracolo!” – continua a raccontare, con gioia, la donna.
Elisabetta: “Pregai Santa Rita perché la mia bambina nascesse sana”
Santa Rita non abbandona neanche le future mamme. La storia di una donna, la cui gravidanza arriva proprio nel momento in cui lei e suo marito erano stati considerati non fertili. “All’inizio del 6° mese, a causa di forti contrazioni uterine, fui ricoverata al Policlinico Gemelli di Roma. Mi riscontrarono una dilatazione di 2 cm. Si doveva con ogni mezzo impedire il parto, poiché la bambina che portavo in grembo difficilmente sarebbe sopravvissuta dopo la nascita” – racconta Elisabetta, giovane mamma – “Mi venne chiesto di sottopormi ad un cerchiaggio d’urgenza in quanto il parto era imminente. Non avevo alcuna scelta. Se la bambina fosse nata in quel momento, a 23 settimane, avrebbe avuto possibilità di sopravvivenza quasi nulle”.
Un intervento fissato per il 22 maggio, giorno della festa liturgica di Santa Rita: “Mi affidai immediatamente a Santa Rita. Ma le cose non dovevano essere così semplici. Il cerchiaggio venne eseguito, ma si era verificata la complicazione temuta: rottura delle membrane e perdita di liquido amniotico, che avrebbero potuto in qualsiasi momento indurre il parto prematuro” – continua la donna.
Tutto accadde nel giorno di Santa Rita
Ma qualcosa sembra andare storto e lei incolpa Santa Rita: “Le chiese perché mai il giorno della sua festa avesse permesso l’inizio della morte di mia figlia. Intanto mia sorella Valentina, il giorno 22 maggio, si era recata a Cascia per partecipare alle celebrazioni in onore della Santa e, infine, era venuta da me in ospedale a Roma per portarmi le rose benedette […] Misi i petali di rosa sul ventre e pregai.
Sentivo vicinissima Santa Rita. Il secondo giorno scomparvero le perdite di liquido amniotico e i medici ne furono stupiti. Dopo due settimane, contro ogni aspettativa, il parto prematuro fu scongiurato. Nessuno però si aspettava che la gravidanza potesse procedere di molto, invece la bimba nacque nella 36esima settimana, quando ormai era perfettamente in grado di sopravvivere” – conclude Elisabetta.
Il miracolo, oltre oceano, di una ragazza e del suo linfoma
Un’ultima testimonianza arriva dall’Argentina. È la storia di una giovane donna alla quale, poco pria di sposarsi, le aveva diagnosticato un brutto male. Il racconto di sua madre: “Mia figlia aveva 26 anni e stava per sposarsi, quando le hanno trovato il linfoma di Hodgkin. Abbiamo sempre pregato molto Santa Rita durante il suo lungo trattamento, che mia figlia ha ben sopportato ed è risultato un successo. Andavamo sempre il giorno 22 di ogni mese a pregare nella chiesa di Santa Rita a Buenos Aires. Abbiamo deciso di venire a Cascia per ringraziare la Santa nella sua terra” – scrive.
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La donna racconta anche del desiderio di maternità di sua figlia, non così semplice da realizzare dopo la malattia, ma non impossibile per Santa Rita: “Mia figlia pregava soprattutto per potere avere un bambino, dopo tutto quello che aveva sopportato e che poteva impedire la maternità […] La Santa ci ha ascoltato e… che meraviglia! Il 22 di settembre del 2007, esattamente un anno dopo il giorno della nostra visita a Cascia, è nata Felicitas Rita, la sua prima figlia.
La salute di mia figlia è andata per il meglio, ha avuto una seconda figlia, Catalina Rita, e adesso è incinta di nuovo e la data di nascita che le ha dato il suo dottore è il 22 di maggio, giorno della festa della Patrona dei casi impossibili!” – conclude.
Fonte: noalsatanismo.wordpress
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ROSALIA GIGLIANO