Provocazione o vero e proprio invito? Una domanda che si fanno in molti, dopo la recente decisione del Presidente turco Erdogan su Santa Sofia.
Erdogan ha deciso di invitare Papa Francesco a Istanbul per l’apertura e la riconversione di “Santa Sofia” a moschea.
Erdogan: “Invito il Papa a Santa Sofia”
Molti pensano all’ennesima provocazione verso l’Occidente da parte del Presidente turco, Erdogan. Ma questa volta, non è diretta ad un politico come lui, bensì direttamente a Papa Francesco.
A pochi giorni dalla riapertura della Basilica di “Santa Sofia” (la sua riconversione in moschea è attesa per il 24 luglio), e dopo le parole, durante l’Angelus domenicale, del Santo Padre che si dichiarava “addolorato e dispiaciuto” di questa decisione, ecco che Erdogan decide di fare un passo: invitare Papa Francesco proprio a “Santa Sofia”.
La provocazione del presidente turco
Una presa in giro? Una provocazione? Sta di fatto che ci vuole un gran coraggio ad invitare proprio il Pontefice a vedere e guardare come una Chiesa diventi moschea, ma soprattutto come sipari di diversa maniera e schermi neri oscureranno tutti i mosaici e i dipinti cristiani all’interno della, ormai (ci duole dirlo) ex Basilica.
Il perché della riconversione a moschea
Da Cattedrale bizantina voluta dall’imperatore Giustiniano, a moschea dopo la conquista degli Ottomani, sino alla sua riconversione nel 1934, a museo. Ed ora, un decreto del Presidente turco la ripropone di nuovo come una moschea. “È stato deciso che Santa Sofia sarà posta sotto l’amministrazione della Diyanet, l’autorità statale per gli affari religiosi, che gestisce le moschee della Turchia, e sarà riaperta alla preghiera” – così Erdogan annunciò la riconversione.
“Penso a Santa Sofia e ne sono molto addolorato” – aveva detto, lo scorso 12 luglio, il Papa. Ora questo invito. Dalla Santa Sede nulla è trapelato ancora, né la decisione del Pontefice, né tantomeno il suo accettare o meno questa visita.
Staremo a vedere.
ROSALIA GIGLIANO
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