Santa Teresa di Lisieux: Storia di un’anima, il pensiero di oggi 9 febbraio

Cosa ci dice oggi Santa Teresa di Lisieux?

Dai pensieri di Santa Teresa di Lisieux: “Sempre Egli si è servito delle sue creature come di strumenti per fare la sua opera nelle anime”.

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Santa Teresina riportò le sue memorie in “Storia di un’anima”, su suggerimento della sorella Paolina, anch’essa Suora col nome di Agnese di Gesù.

Dalle sue memorie, il pensiero di oggi

“Da quando il Signore non ha più il diritto di servirsi di una delle sue creature per dispensare alle anime che Egli ama il nutrimento che è loro necessario? Ai tempi del Faraone il Signore aveva ancora questo diritto, perché nella Scrittura Egli dice a quel re: «Io ti ho innalzato proprio per far risplendere in te la mia potenza, perché si annunci il mio nome per tutta la terra» . I secoli si sono succeduti ai secoli da quando l’Altissimo pronunciò queste parole e in seguito, la sua condotta non è cambiata, sempre Egli si è servito delle sue creature come di strumenti per fare la sua opera nelle anime”.

Chi è Santa Teresa di Lisieux?

Santa Teresa di Lisieux (1873-1897, Francia) descriveva così la sua missione: “Gesù, Amore mio, la mia vocazione l’ho finalmente trovata: la mia vocazione è l’amore!”.
La sua vita fu un continuo sacrificio a Dio. Morì a soli 24 anni, a causa della tubercolosi, promettendo che avrebbe passato il suo cielo a pregare per chi avesse chiesto la sua intercessione e a riversare sulla terra grazie, come una pioggia di petali di rose. Oggi è Patrona di Francia con Santa Giovanna d’Arco; Dottore della Chiesa; Patrona delle Missioni con San Francesco Saverio. I suoi genitori sono anch’essi Santi -San Luigi Martin e Santa Maria Zelia Guerin- e le sue 4 sorelle furono Suore.

Santa Teresa di Lisieux
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Preghiera di Santa Teresa di Lisieux

Mio Dio, vi offro tutte le azioni che compirò quest’oggi con le intenzioni e per la gloria del Sacro Cuore di Gesù; voglio santificare i battiti del mio cuore, i miei pensieri e le mie opere, anche le più semplici, unendole ai suoi meriti infiniti e riparare le mie mancanze gettandole nella fornace del suo amore misericordioso.

O mio Dio! Voglio domandarvi per me e per quelli che mi sono cari, la grazia di adempiere perfettamente la vostra santa volontà, di accettare per vostro amore le gioie e le pene di questa vita passeggera, perché noi siamo un giorno riunite nei cieli per tutta l’eternità. Così sia.

Fabio Amicosante

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