Non molti sanno che Santa Teresa di Lisieux da piccola soffriva di un disturbo singolare: era infatti colpita da una forma depressiva che le causava attacchi di panico.
Santa Teresina di Lisieux soffriva di attacchi di panico, ma la Madonna la guarì attraverso un gesto semplice e pieno di amore, vera cura a questi mali.
Santa Teresa di Gesù Bambino (Alençon 1873 – Lisieux 1897) è patrona dei missionari e patrona della Francia. Ricevette un’educazione profondamente religiosa dai genitori, questo la condusse a scegliere la vita religiosa. Vestì l’abito delle monache Carmelitane scalze (secondo ordine dei frati carmelitani scalzi) al Carmelo di Lisieux nell’aprile del 1888.
La Santa, venerata in tutto il mondo, soffrì seppur solo in tenera età di questo male, oggi sempre più diffuso. Sebbene quindi non verrebbe da attribuire tale malessere ad un Santo, nel nostro immaginario pensato come gioioso e libero interiormente, anche lei, grande Santa, poi proclamata Dottore della Chiesa, ne fu vittima.
Accadde che quando sua sorella maggiore, a cui Teresa era molto legata entrò al Carmelo, la piccola, orfana già da quattro anni, si ammalò. Non perse però mai la fede. Guarirà quando la Madonna le apparve e le sorrise, col suo sorriso miracoloso:
“13 maggio 1883, festa di Pentecoste. Dal letto, ho girato lo sguardo verso l’immagine di Nostra Signora e… All’improvviso la Santissima Vergine mi è sembrata bella, così bella che non avevo mai visto nulla di simile, il suo volto emanava una bontà e una tenerezza ineffabili, ma ciò che è calato profondamente nella mia anima è stato il ‘sorriso incantevole della Santissima Vergine’. In quel momento tutte le mie pene se ne sono andate, due grosse lacrime sono sgorgate dalle mie palpebre e mi sono scivolate sul volto. Erano lacrime di pura gioia… Ah, ho pensato, la Santissima Vergine mi ha sorriso, sono felice…”.
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E la Madonna continua a sorriderle, come nel giorno della sua consacrazione, alla sua Prima Comunione: “Fui io a pronunciare l’atto di consacrazione alla Madonna. Ci misi tutto il mio animo a parlarle, a consacrarmi a lei, come una bambina che si getta tra le braccia di sua madre e le chiede di vegliare su di lei. Mi sembra che la Madonna dovette guardare il suo fiorellino e sorridergli“.
Quelle lacrime di “pura gioia” fugarono ogni paura nella bambina. Una gioia vera e grande, un’intervento del Cielo nella nostra vita può cancellare e guarire la nostra tristezza, la nostra paura.
Affidiamoci quindi al Signore, che col suo intervento può curare pure quei mali che sembrano incurabili, e che guarda solo al nostro cuore, alla nostra fede, e tramite il sorriso di Maria ci dona la pace che cerchiamo.
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