La vita di Santa Veronica Giuliani è stata contrassegnata da dolore, sofferenza ed incomprensione, ma la sua mordace fede le ha permesso di andare oltre preconcetti, pregiudizi e dolore. Entrata giovanissima nel monastero delle Clarisse, Veronica ha svolto tutti gli incarichi possibili del monastero, seguendo senza una lamentela le richieste della Badessa. Nel contempo, però, coltivava il suo personalissimo rapporto con Gesù Redentore, il che la rendeva una vittima prediletta del diavolo, il quale si divertiva a torturarla anche assumendo l’aspetto delle sue superiori.
Veronica non si curava di quegli eventi ma pregava intensamente Gesù, il quale era vicino alle sue sofferenze e per premiarla la fece interlocutrice privilegiata e soggetto delle contemplazioni mistiche. Nello stesso periodo il Signore posò sul suo capo la corona di spine (della quale Veronica aveva segni evidenti sul capo) e qualche tempo dopo le diede il privilegio di esperire la sua sofferenza sulla croce: dapprima le spuntarono le stigmate su mani e piedi ed in seguito tutti i segni della Passione di Cristo. Questo onore, però, non veniva compreso dai contemporanei che videro in quei segni sul corpo atti di autolesionismo guidati dal demonio.
Appena le apparvero le stigmate le fu impedito di confessarsi e venne internata perché considerata pazza. Il periodo di reclusione è stata una dura prova che Veronica ha superato grazie alla scrittura di un diario che oggi viene considerato uno dei capolavori della letteratura mistica italiana. In questo ella scrisse della sua lotta contro il Diavolo e del suo rapporto con Gesù. Sua l’idea di fare della propria vita un’offerta di riparazione per i peccati degli altri, in modo tale da permettere di salvare anche l’insalvabile attraverso Cristo.
Particolarmente importante fu poi la sua testimonianza sull’esistenza dell’inferno e del diavolo, la Santa nei suoi scritti ha descritto gli inferi con i suoi sette gironi e persino il trono sul quale Lucifero siede in cui è poggiato un cuscino composto dalle anime di peccatori che messo in dubbio l’esistenza di Dio o che hanno tradito la fiducia di Gesù. Ella diceva che la visione del diavolo in vita rappresenta il terrore dell’inferno così come la visione di Dio rappresenta quella dell’estasi del Paradiso.
Luca Scapatello
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