Santa Veronica Giuliani (1660-1727, Urbino) nella sua vita ebbe molte visioni, alcune riguardanti l’Inferno: le più terribili che si siano mai raccontate.
La Vergine Maria le aveva detto: “Figlia (…), vi sono cristiani che vivono come le bestie; non vi è più fede nei fedeli, vivono come se Iddio non esistesse; (…) oh, quanti sacerdoti, poi, e quanti religiosi e religiose offendono Dio! Tutti costoro calpestano i Sacramenti, disprezzano il Preziosissimo Sangue di Gesù e lo tengono sotto i loro piedi”.
Il compito di Santa Veronica sarebbe stato quello di pregare incessantemente, perché queste persone si rendessero conto di dover cambiare rotta, prima che potesse essere troppo tardi.
E, in merito alle visioni del luogo in cui gli infedeli di Cristo sarebbero finiti per l’eternità, ebbe a dire: “Parvemi che il Signore mi facesse vedere un luogo oscurissimo; ma dava incendio come fosse stata una gran fornace. Erano fiamme e fuoco, ma non si vedeva luce; sentivo stridi e rumori, ma non si vedeva niente; usciva un fetore e fumo orrendo, ma non vi è, in questa vita, cosa da poter paragonare”. E Dio le disse che quel luogo non sarebbe mai scomparso, serviva, infatti, per dare tormento, per mezzo dei demoni e delle loro torture, a coloro che avevano rinnegato, offeso, disobbedito a Dio.
“Mi parve che il Signore mi facesse capire, che quel luogo era l’Inferno e quelle anime erano morte e, per il peccato, erano divenute come bestie, che, fra esse, vi erano anche dei religiosi”.
Ma Santa Veronica parlò anche di molte altre visioni del genere. In più di una, vide addirittura Satana: “Nel fondo dell’abisso vidi un trono mostruoso (…). Satana ci sedeva sopra nel suo indescrivibile orrore e da lì osservava tutti i dannati. (…) Notai che il muto cuscino della sedia erano Giuda ed altre anime disperate come lui”.
Coloro che accompagnavano Giuda erano prelati corrotti, religiosi che avevano mancato i loro voti ed avevano oltraggiato l’altare di Dio, con il loro comportamento equivoco e peccaminoso sulla terra.
In quanto ai castighi inferti alle anime dell’Inferno, dai demoni stessi, Santa Veronica parlò di verghe di fuoco battute sulla loro bocca e sulla testa, di spuntoni acuti nelle orecchie; i fulmini ne inceneriscono alcuni, che ritornano, poi, al loro aspetto iniziale, per essere arsi nuovamente: “Tutte le strade dell’inferno appaiono sparse di rasoi, di coltelli, di mannaie taglienti. E mostri, dovunque mostri. E una voce che grida: “Sarà sempre così. Sempre, sempre, sempre”.”.
Antonella Sanicanti
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