Sant’Antoine Maria Claret, Arcivescovo di Santiago del Cile e fondatore dell’associazione missionaria ‘Figli del Cuore Immacolato di Maria‘, ha scritto delle bellissime parole che, nel suo intento scrittorio, rappresentano il messaggio di Gesù Cristo a tutti i fedeli e le ha intitolate ‘15 minuti con Gesù di Nazareth‘. Di seguito vi riportiamo l’estratto iniziale di questo scritto in cui Gesù spiega all’Arcivescovo il perché esporre le proprie richieste, non solo è giusto, ma è anche necessario affinché esse vengano esaudite dal Padre:
“Voce di Gesù :
Non è necessario, figlio mio, sapere molto per farmi piacere.
Basta che tu abbia fede e che mi ami con fervore.
Se vuoi farmi piacere ancora di più, confida in Me di più, se vuoi farmi piacere immensamente, confida in Me immensamente.
Allora parlami come parleresti con il più intimo dei tuoi amici, come parleresti con tua madre o tuo fratello.
Vuoi farmi una supplica in favore di qualcuno?
Dimmi il suo nome, sia quello dei tuoi genitori, dei tuoi fratelli o amici, o di qualche persona a te raccomandata
Dimmi subito cosa vuoi che faccia adesso per loro,
L’ho promesso: ‘chiedete e vi sarà dato. Chi chiede ottiene’.
Chiedi molto, molto. Non esitare nel chiedere. Ma chiedi con fede perché Io ho dato la Mia Parola : ‘Se aveste fede quanto un granellino di senape potreste dire al monte: levati e gettati nel mare ed esso ascolterebbe. Tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato’.
Mi piacciono i cuori generosi che in certi momenti sono capaci di dimenticare se stessi per pensare alla necessità degli altri. Così fece Mia Madre a Cana in favore degli sposi quando nella festa dello sposalizio è venuto a mancare il vino. Mi chiese un miracolo e l’ottenne. Così fece anche quella donna Cananea che mi chiese di liberare la figlia dal demonio, ed ottenne questa grazia specialissima.
Parlami dunque, con la semplicità dei poveri, di chi vuoi consolare, dei malati che vedi soffrire, dei traviati che vorresti tornassero sulla retta via, degli amici che si sono allontanati e che vorresti vedere ancora accanto a te, dei matrimoni disuniti per i quali vorresti la pace.
Ricorda Marta e Maria quando mi supplicarono per il fratello Lazzaro ed ottennero la sua risurrezione. Ricorda Santa Monica che, dopo avermi pregato durante trent’anni per la conversione del figlio, grande peccatore, ottenne la sua conversione e diventò il grande Sant’Agostino. Non dimenticare Tobia e sua moglie che con le loro preghiere ottennero fosse loro inviato l’Arcangelo Raffaele per difendere il figlio in viaggio, liberandolo dai pericoli e dal demonio, per poi farlo ritornare ricco e felice affianco dei suoi familiari.
Dimmi anche una sola parola per molte persone, ma che sia una parola d’amico, una parola del cuore e fervente. Ricordami che ho promesso : ‘Tutto è possibile per chi crede. Il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano! Tutto quello che chiederete al Padre nel Mio Nome, ve lo concederà’ “.
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