Seguiamo anche oggi la scia dei Santi, ritenuti idonei a chiedere grazie, per le nostre cause impossibili.
Dopo Santa Rita da Cascia, descriviamo San Giuda Taddeo (Apostolo, dunque contemporaneo di Gesù), che si celebra il 28 Ottobre.
Il temine “Taddeo”, in aramaico, vuol dire “petto/cuore” e sta ad indica un carattere amorevole e rispettoso verso gli altri.
San Giuda Taddeo era anche parente di Gesù, per cui non ci fu un solo attimo della sua vita in cui non ebbe a che fare con la rivelazione del Regno di Dio.
Il padre Alfeo, infatti, era fratello di Giuseppe, il padre putativo di Gesù, mentre la madre era Maria (di Cleofa, citata più volte nel Vangelo, come presenza costante accanto alla Madonna, anche ai piedi della croce), cugina proprio di Maria Vergine.
Fu autore di una lettera, riportata nel Nuovo Testamento, in si delineano la missione che il Santo avrebbe portato avanti per tutta la sua vita, volendo denunciare apertamente i falsi maestri del suo tempo, in tutta quella parte del mondo che riuscì a raggiungere: “Ma voi, carissimi, costruite il vostro edificio spirituale sopra la vostra santissima fede, pregate mediante lo Spirito Santo, conservatevi nell’amore di Dio, attendendo la misericordia del Signore nostro Gesù Cristo per la vita eterna. Convincete quelli che sono vacillanti, altri salvateli strappandoli dal fuoco, di altri infine abbiate compassione con timore, guardandovi perfino dalla veste contaminata dalla loro carne”.
Si presume anche che San Giuda fosse uno dei discepoli di Emmaus, nonché lo sposo del matrimonio a Cana di Galilea (secondo gli scritti di Eusebio di Cesarea “Storia Ecclesiastica”), dove avvenne il primo miracolo di Gesù, in cui trasformò l’acqua in vino.
San Giuda aveva partecipato al primo Concilio di Gerusalemme ed era intervenuto nella vita di molti pagani, mutando il loro cuore.
Le reliquie di San Giuda sono conservate ora nella Basilica di San Pietro, come quelle di altri Santi Apostoli di Gesù.
Glorioso apostolo San Giuda Taddeo, servo fedele e amico di Gesù, tu che sei il benedetto patrono delle cause difficili e disperate, prega e intercedi per me con grande impegno, perché io sono sopraffatto in questo momento di grande miseria.
Mio santissimo San Giuda Taddeo soccorrimi prontamente, non rigettare la mia richiesta, perché io ricorro a te con impazienza e con una grande speranza, sapendo che è grande la tua bontà.
Ti prometto San Giuda di ricordare sempre questo favore e di non dimenticare mai di onorarti come mio potente protettore e mio grandissimo benefattore (…).
“San Giuda Taddeo, apostolo glorioso, trasforma ogni mia pena in una gioia.” (3 volte).
Credo; Pater; Gloria.
Antonella Sanicanti
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