Nel giorno in cui la Chiesa festeggia i Santi Sposi, affrontiamo una domanda ricorrente tra fedeli e non: com’è stato davvero il matrimonio tra Maria Santissima e San Giuseppe?
Questa considerazione in merito, è stata esposta da una fedele a un sacerdote che ha risposto sapientemente.
Domandarsi se, anche il matrimonio fra la Madonna e San Giuseppe sia stato un vero e proprio sacramento, è lecito. Una credente pone questo quesito a Padre Angelo: “Mi incuriosisce sapere se il matrimonio tra la Madonna e San Giuseppe sia stato un sacramento oppure no. Il loro era un matrimonio cristiano?” – chiede.
A questa, segue un’altra domanda: “E’ indissolubile, o può essere indissolubile, un matrimonio in cui i due sposi prima delle nozze decidono di comune accordo di non avere mai attività sessuale (non sto parlando in particolare della volontà di esclusione dei figli, ma di attività sessuale)?”.
La risposta del sacerdote è certa: “Il matrimonio tra la Madonna e San Giuseppe non era sacramento nel senso preciso dei nostri sette sacramenti. Gesù infatti non era ancora nato e pertanto il sacramento del matrimonio non era ancora stato istituito. Ma se prendiamo la parola sacramento in senso largo (e cioè come segno che rimanda a una realtà sacra), allora anche quello tra la Madonna e San Giuseppe lo è stato”.
Padre Angelo, inoltre, cita un’Enciclica di Papa Leone XIII che specifica l’argomento: “Avendo il matrimonio per suo autore Dio, ed essendo stato fin da principio quasi una figura dell’Incarnazione del Verbo di Dio, perciò si trova in esso un non so che di sacro e religioso, non aggiunto, ma originario, non ricevuto dagli uomini, ma impresso dalla natura. Per questo Innocenzo III e Onorio III nostri predecessori, poterono affermare che ‘‘il sacramento del matrimonio esiste presso i fedeli e gli infedeli‘‘”.
Tuttavia, siccome la grazia non è legata ai sacramenti e Dio può comunicarla anche attraverso altre strade, dobbiamo pensare che tra tutti i matrimoni quello tra la Madonna e San Giuseppe è stato il più ricco di grazia, a motivo anzitutto della santità eccezionale degli Sposi”.
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Per quel che riguarda il secondo quesito posto, Padre Angelo parla invece del sacramento del matrimonio: “Due sposi, anche se decidono di comune accordo di non avere relazione sessuale, celebrano un vero matrimonio sacramento e pertanto anche il loro patto di sua natura è indissolubile. Tuttavia la Chiesa dispensa super rato et non consumato perché il matrimonio, pur indissolubile, non è giunto alla sua perfezione naturale.
Se la Chiesa dispensa e non dichiara nullo, significa che il matrimonio è valido. Ma, come ripeto, non è ancora giunto a una determinata perfezione. Come avrai notato, ho detto una determinata perfezione. Ma i due, di comune accordo, possono rinunciare a quella perfezione per attingerne una più alta, come è stato nel caso della Madonna con San Giuseppe” – conclude.
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